Hanno tentato di “guarire” la mia omosessualità
Articolo di Christophe Bougnot pubblicato sul mensile glbt Tétu (Francia) n.192 dell’ottobre 2013, pp.118-120, liberamente tradotto da Marco Galvagno
Medici, preti, guru, psicologi e guaritori si propongono ai giovani a disagio con la propria omosessualità per aiutarli a diventare etero, a volte sono le loro famiglie a imporre loro, contro questo presunto male, questi rimedi di un’altra epoca.
Driss è da sempre omosessuale. In seguito al suo coming out i suoi genitori l’hanno obbligato a consultare un guaritore per liberarlo da questo virus mandatogli da Dio per punirlo, ma non ha funzionato.
Una volta alla settimana mescolando piante medicinali e discorsi da esorcista, il medico stregone ha imposto a Driss sedute di terapia in una stanza riscaldata a 45 gradi, facendogli assumere pozioni allucinogene e gridandogli nelle orecchie slogan omofobi.
Consultazioni traumatiche pagate con i suoi risparmi, obbligato dal padre e vissute così male che il giovane proveniente dalla Cité 3000 di Aulnay Sous Bois (ndr comune che fa parte della cintura di banlieue che circondano la capitale francese) ha cercato più volte di porre fine ai suoi giorni. Davanti alla sua disperazione i suoi genitori hanno deciso di lasciarlo in pace, per il momento.
Lezioni di morale
Come denunciare i ciarlatani? Chi sono quelli che pretendono ancora di curare l’omosessualità? Il rapporto 2012 di SOS Homophobie spiega che l’omosessualità è ancora vissuti male da persone vulnerabili che nutrono una forte attesa di ascolto e sostegno.
E quando l’omofobia proviene da professionisti della cura e dell’accompagnamento a cui diamo fiducia, perché stiamo male, lo viviamo come una violenza ancora maggiore.
Guarire, liberare qualcuno dal male fisico e mentale e riportarlo alla salute, alla lettura di questa definizione del dizionario le immagini che vengono alla mente sono quelle di un ospedale o di un ambulatorio in cui con una tecnica scientifica si possono salvare uomini feriti in incidenti stradali, a terra dopo un infarto o spossati dal cancro. Tuttavia religiosi, guru e alcuni guaritori vanno al di là delle loro prerogative e promettono la guarigione da una malattia che non è tale: l’omosessualità.
Matteo ha fatto coming out a 17 anni e suo padre per risolvere il problema alla svelta l’ha portato da una specialista, che ha iniziato una terapia intrisa di lezioni di morale: “Un uomo deve amare una donna, devono sposarsi e fondare una famiglia, un omosessuale rischia di subire le persecuzioni degli omofobi e di morire d’aids. Non sarai mai felice come gay”. Queste frasi ed altre hanno convinto Matteo a non avere mai più nulla a che fare con quella donna.
Per Bartholomé Girard, ex presidente di SOS homophobie, i gay riferiscono ogni anno atteggiamenti discriminatori da parte di medici, commenti inopportuni e persino forme di umiliazione come l’esame non giustificato delle parti intime. Il parallelismo gay=aids permette a molti di veicolare l’idea che l’omosessualità sia una malattia dalla quale è possibile guarire.
A questo si aggiunge un malessere che non è dovuto all’omosessualità, ma al rifiuto che essa incontra nella società e a pressioni familiari che portano il giovane gay a bussare alla porta di un medico o di un altro specialista sperando di stare meglio.
Gli psichiatri, i medici, specialisti che prescrivono cure e medicine procedono fianco a fianco di migliaia di psicologi che lavorano in ambulatorio o in ospedale diplomati e no, credenti e atei, tolleranti e intolleranti. In mezzo a questa confusione tra metodi, scienza e ideologia tipicamente francese, alcune persone sono portate a proporre terapie contro l’omosessualità.
Sedute particolari
A 17 anni Wilfrid vive i suoi primi sentimenti gay nella solitudine più completa del suo paesino dell’Ardèche (ndr una regione del sud della Francia) quando un giorno decide di cambiare, prima di tutto per fare piacere ai propri genitori. Il suo migliore amico, pensando di aiutarlo gli parla dello psicoanalista di sua zia, un uomo in dialogo.
Ci racconta la seduta di psicoterapia intimorito in una lettera alla redazione: “mi sono seduto sul divano un po intimorito dallo psicologo che mi girava le spalle, dopo aver cominciato a parlare a ogni silenzio avevo diritto a un’interpretazione.
Il rapporto che avevo con mia madre sembrava la causa di tutti i mali e per lui non avevo nemmeno risolto il conflitto di Edipo. Mi ripeteva che avrei potuto anche essere peggiore dato che vi erano persone con il conflitto di Edipo autistiche o serial killer.
Lo psicoanalista in seguito inizia la fase di psicoterapia: “Ho dovuto descrivere nei dettagli i seni o la vagina delle star di Hollywood o delle mie compagne di classe, per risvegliare il desiderio presso di me. Era molto imbarazzante per me parlare di queste cose e andando a casa, spesso mi sentivo male”.
Per questa seduta privata Wilfrid ha dovuto sborsare 90 euro. Ma c’è di peggio nel mondo senza fine delle religioni e della spiritualità.
Per gli uomini di fede i cui dogmi non sono basati su principi scientifici, ma su credenze è ancora più facile interpretare in un modo che faccia loro piacere elementi presi dalla Bibbia, dalla Torah e dal Corano, già poco inclini a tollerare l’omosessualità.
Le azioni ed i discorsi dei fondamentalisti sono sempre al margine della legalità, ma è difficile denunciarli. Le pressioni sono implicite, le parole usate ambigue e la vergogna delle vittime grande. Alcuni movimenti organizzati sono per fortuna combattuti in Francia.
Derive settarie
Così dalla fine del 2012 la MILUWES, organismo (francese) di vigilanza contro le derive settarie, esercita una missione di sorveglianza sugli stage religiosi che pretendono di guarire l’omosessualità.
Le associazioni francesi denunciano il fatto che in Francia si tengano questi stage tollerati negli Stati Uniti, ma che vengono denunciati in Spagna.
Dietro compenso di 410 euro, il gruppo protestante Torrents propone ad esempio ai partecipanti, un ritiro spirituale nell’Ardèche in un luogo isolato per ritrovare la strada dell’eterosessualità.
Queste pratiche ridicole e al contempo pericolose portano le vittime in una spirale di autodistruzione che può condurle fino al suicidio, ha denunciato Najat Valland Belkachemi, portavoce del governo francese.
Tuttavia senza le testimonianze dei diretti interessati rimane difficile vietare queste pratiche e fare condannare gli organizzatori. Se siete vittima di un tentativo di curare la vostra omosessualità o anche di un discorso limite da parte di un medico o uno psicoanalista non esitate a segnalare questi fatti alle associazioni (gay) e a sporgere denuncia al commissariato di zona.
Non ci sono dubbi da avere sul vostro giusto diritto, l’omosessualità è stata cancellata dall’elenco delle malattie mentali in Francia il 4 agosto 1982 e dall’organizzazione mondiale della sanità nel 1990.
Testo originale: On a tenté de guerir mon homosexualité