Hard Work, quando la discriminazione colpisce le persone Lgbt sul lavoro
Recensione a cura di Mario del Progetto Gionata
“Hard Work. LGBTI persons in the workplace in Italy” (editore ETS, 237 pagine, 2017) di Anna Lorenzetti* e Giacomo Viggiani**, è un’opera che tratta dei problemi e delle discriminazioni affrontate dalle persone LGBTI sul luogo di lavoro. Nell’attualità della crisi economica, dove il lavoro rappresenta una necessità e, per troppi, è un vero e proprio miraggio, le persone LGBTI rischiano di essere più esposte ad azioni discriminatorie, con gravi conseguenze per i loro progetti di vita in un contesto, come quello italiano, che fatica a superare le barriere del pregiudizio, dell’odio e dell’indolenza.
Lo studio sviluppa l’analisi della relazione tra istanze LGBTI e il diritto al lavoro e all’uguaglianza nella nostra Costituzione, e di come ciò sia concretizzato nella legge ordinaria, mostrando i progressi e le lacune normative del nostro paese; illustra la giurisprudenza italiana, della Corte di Giustizia dell’UE e della Corte europea dei diritti umani nel campo della non discriminazione, in particolare sul luogo di lavoro, contro le persone omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali. Sono poi descritti il comportamento degli attori che possono intervenire per fronteggiare gli abusi e gli strumenti legali a disposizione delle vittime, spesso sconosciuti o inutilizzati perfino da chi dovrebbe essere garante dei loro diritti; inoltre, ci si addentra nello studio dell’origine della discriminazione, sul ruolo che il sessismo, il tradizionalismo e le posizioni della Chiesa cattolica giocano nell’alimentare la discriminazione.
Una particolare attenzione meritano i risultati della ricerca parte del progetto “Making Equality Real: LGBTI persons and Labour Dirsciminations in Italy”, finanziato da ILGA-Europe e sviluppatosi tra il 2015 e il 2016, che costituisce il nucleo del lavoro di Lorenzetti e Viggiani. Grazie a essa si da voce a chi ha subito discriminazioni su luogo di lavoro, ma si presentano anche gli enti privati e pubblici che hanno adottato le cosiddette “buone pratiche” verso le persone LGBTI, compensando spesso i vuoti legislativi di cui si ha però bisogno.
Il saggio è di grande qualità: lineare ed esaustivo, dà un’immagine estremamente dettagliata del panorama italiano, contribuendo allo studio di un aspetto sottovalutato o ignorato della discriminazione, di come essa intacchi sia la sfera più intima di ogni persona e la dimensione sociale, in aperta violazione di principi fondamentali dell’ordinamento italiano ed europeo.
Lorenzetti e Viggiani ci regalano la foto di un presente con molte ombre, ma in cui penetra qualche spiraglio di luce. La loro è un’opera informativa che offre un valido aiuto a chi affronta queste problematiche, sia perché le vive sulla propria pelle, sia perché vuole risolverle.
*Anna Lorenzetti è ricercatrice e al momento docente di “Analisi di genere e diritto antidiscriminatorio” presso l’Università di Bergamo.
** Giacomo Viggiani è docente di Filosofia del Diritto presso l’Università di Brescia.