Sono gay, ho 18 anni e non mi sono mai innamorato
Testimonianza raccolta da Noëmie Cagniart e tratta dal sito del mensile Têtu (Francia), del 10 aprile 2014, liberamente tradotta da Marco Galvagno
La mia storia è una delle più banali: da piccolo giocavo sia con la playmobil, le macchinine e i Pokémon sia con la Barbie di mia sorella. Barbie e Action Man hanno sempre formato una bella coppia, anche se la Barbie andava a volte a giocare da sola.
I miei genitori non mi hanno mai educato in maniera che fossi etero. Ho fatto sport come tutti i ragazzi anche se non era il mio forte. Fino alle medie non mi ero mai fatto la domanda se mi piacessero i ragazzi o le ragazze, avevo una morosina alle elementari. Poi un giorno una mia amica mi ha chiesto se fossi gay.
Ero un po’ sorpreso perché non mi ero mai fatto la domanda, usciva dalle norme che la scuola fissava. Ho riflettuto molto e mi sono detto che ero bisex. E in più ero uno sfigato che la gente evitava.
Poi sono arrivato al liceo la gente si faceva sempre domande, ho dunque accettato la mia bisessualità. Nel secondo periodo tutti i nodi vengono al pettine. Alla fine delle vacanze estive sono partito per gli Stati Uniti per tre mesi e questo mi ha permesso di fare attenzione al mio orientamento sessuale, dato che da secoli non mi interessavo alle ragazze e i ragazzi cominciavano ad interessarmi sempre più.
Sono tornato e ho deciso che non mi sarei nascosto e se le persone non mi volevano accettare per come ero, non mi meritavano. Fortunatamente per me, sono aperto e ho conosciuto persone nuove che sono diventati i miei amici più cari.
Una mia ex nemica delle medie si è rivelata essere molto tollerante anche se era molto religiosa ed ora è la mia migliore amica. Non mi sono mai innamorato, dunque non sono sicuro di essere gay al cento per cento, ma le ragazze non mi fanno nessun effetto sessualmente parlando. È il genere o la persona che ci attira?
In ogni modo non ho incontrato la persona giusta, anche se a volte rimpiango di essere single, mi godo la vita come posso e aspetto con impazienza l’anno prossimo di andare all’università in una grande città, dove potrò incontrare persone come me, anche se ne conosco già alcune. Quanto alla mia famiglia, è abbastanza tollerante e non è stato difficile fare coming out.
Mi è successo e mi succede ancora di essere insultato per strada, ma questo non mi spaventa e mi fa anzi riflettere sul fatto che amare qualcuno del proprio sesso è sempre meglio dell’odio che queste persone provano. Non è vita la vita che si vive quando non viviamo la vita che vogliamo.
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Testo originale: Alexandre, 18 ans: « Je ne suis jamais tombé amoureux donc je ne suis pas sûr d’être gay, mais les filles ne me font aucun effet »