Ho 25 anni e sono gay. Perchè mi giudicate per qualcosa che non ho scelto?
Testimonianza di Quentin pubblicata sul sito “Homos, la haine” di FranceTv (Francia), liberamente tradotto da Marco Galvagno
Ho 25 anni e sono gay. L’epoca delle medie e del liceo è stata particolarmente difficile per me. Non sono particolarmente effeminato, ma mi trovo meglio con le ragazze che con i ragazzi. Le ragazze sono più mature, più aperte, più clementi.
Quando si arriva all’adolescenza o alla pubertà è già complicato affrontare la propria sessualità se sei etero, figuriamoci per un ragazzo che è attratto dai ragazzi. Provavo principalmente un senso di malessere per il fatto di essere diverso e di non capirlo. A dire il vero non sono diverso, sono solo gay. Loro lo vedevano come una diversità. In classe quando prendevo la parola i miei compagni urlavano gay o frocio, poi sghignazzavano senza che nessuno dei professori reagisse. Io non sapendo cosa fare tacevo, rispondere e indignarmi contro la loro stupidità non avrebbe cambiato nulla. Il lasciar fare dei professori a quell’età mi faceva stare così male. In cortile sentivo spesso dei gruppetti di ragazzi che dicevano “guarda la checca” quando mi avvicinavo.
Allora ti chiudi in te stesso. Più che solitari, si è davvero soli. Non sapevo a chi parlarne, non volevo parlarne, volevo cambiare. Odiavo quella parte di me che amava contemplare i ragazzi, odiavo il mio corpo attratto dagli uomini. Ma come spiegare alla propria famiglia o agli amici quello che non capisci in te stesso? Per me era impossibile a quell’epoca superare la vergogna, l’odio perché ero gay, l’odio perché ero insultato e maltrattato dagli altri per il semplice fatto di avere una sessualità diversa dalla loro. Ho la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre sostenuto e spalleggiato senza trattarmi mai bruscamente.
Una volta finita la scuola le cose sono diventate più facili e ho fatto coming out. Oggi mi sento bene con me stesso: Mi piacciono gli uomini e allora? A quelli che mi insultavano e mi insultano ancora dico: “grazie a voi sono diventato più forte. Essere gay, non è una scelta, non giudicate qualcuno per una cosa che non ha scelto”.
Testo originale: Quentin témoigne