I Cammini di Speranza dei cristiani Lgbt per una chiesa più inclusiva
Comunicato dell’assemblea di Cammini di Speranza, associazione nazionale persone LGBTI cristiane, del 11 aprile 2017
E così, dopo tanto lavoro organizzativo, dal 7 al 9 aprile si è tenuto ad Albano, presso il Centro dei padri Somaschi “S.Girolamo Emiliani” di Ariccia (RM) il primo congresso di Cammini di Speranza, associazione italiana cristiani LGBTI: “Contribuire a una chiesa più inclusiva e accogliente. Cristiani LGBTI a confronto”. Le parole scelte per il tema del congresso sono evocativa sin dalla prima: “contribuire”, perché lo spirito di Cammini vuole essere di partecipazione e proposizione, mai di antagonismo.
Molte le regioni d’Italia rappresentate dai delegati intervenuti: Lazio, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Campania, Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Toscana… Le giornate sono state davvero intense e proficue fin da subito.
Venerdì pomeriggio l’inizio dei lavori, con un momento di conoscenza iniziale e la riunione del gruppo di lavoro interconfessionale che ha fatto un ottimo lavoro preparatorio per consolidare il progetto di ospitare in Italia, sempre ad Albano Laziale, dal 9 al 13 maggio 2018, la conferenza annuale dello European Forum of LGBT Christian Groups, la rete europea dei gruppi delle persone LGBTI cristiani di cui Cammini di Speranza è membro. Il Forum Europeo ritorna, quindi, ad incontrarsi in Italia dopo oltre 20 anni.
Presenti, oltre alle persone di Cammini di Speranza che fungerà da capofila per l’organizzazione, anche autorevoli rappresentanti delle chiese protestanti presenti in Italia: Giorgio Rainelli, referente REFO (Rete Evangelica Fede e Omosessualità), Greeetje Van Der Veer, predicatrice valdese-metodista, Anke Williger della Chiesa Luterana.
Alla sera una riflessione della predicatrice Van Der Veer sul brano dei lavoratori dell’ultima ora chiamati alla vigna ci ha accompagnato verso la notte, con il messaggio che l’Amore di Dio non segue logiche umane di meritocrazia: è gratuito ed universale.
La giornata del sabato ci ha impegnati in 4 workshop sui 4 temi cruciali a cui hanno partecipato anche rappresentanti di altre associazioni: Arcigay, AGEDO, Progetto Gionata, Fondo Samaria, Rete Genitori Rainbow, Comunità di Base di s. Paolo:
– Quale supporto spirituale chiedere alle chiese cristiane per le coppie di gay e lesbiche credenti che intendono celebrare il loro amore?
o Esistono oggi, tra le coppie gay e lesbiche che si sono unite o intendono unirsi in un unione civile (l’unico istituto legislativo a disposizione per le coppie LGBTR), alcune credenti che sentono la necessità di avere un sostegno da parte della propria comunità di fede per consolidare e far crescere la propria relazione di coppia. Alcune chiese protestanti hanno già stabilito un percorso per arrivare a una benedizione delle coppie gay e lesbiche, come anche alcune comunità cristiane di base; in alcuni casi che sono balzati agli onori delle cronache, alcuni sacerdoti cattolici hanno ritenuto di accompagnare alcune coppie verso la loro unione. Manca però una riflessione serena sul tema che, come associazione, ci sentiamo di portare all’attenzione del resto della comunità.
– Portare il punto di vista dei cristiani LGBT nel movimento LGBT italiano: quali sinergie adottare?
o Come persone cristiane LGBT ci sentiamo di portare il nostro specifico nel movimento, promuovendo la collaborazione, la stima reciproca e avviando sinergie comuni su progetti di reciproco interesse.
In questo senso sono emerse tre progetti in grado di attivare delle dinamiche intersezionali:
§ Avviare, insieme ad AGEDO, l’associazione dei genitori con figli LGBT, e un equipe pastorale, un percorso di accompagnamento per i genitori cattolici con figli omosessuali che li aiuti a contestualizzare il tema della loro fede alla luce dell’omosessualità dei loro figli
§ Una collaborazione con Arigay per la casa famiglia “Refuge” che ospita giovani LGBT che sono stati cacciati di casa a causa del loro orientamento sessuale e che altrimenti sarebbero senza fissa dimora
§ Una collaborazione con altre associazioni e con il Centro Astalli sul tema dei rifugiati LGBT presenti in Italia e costretti a lasciare i loro paesi dove l’orientamento sessuale è un crimine-
– Promuovere il sostegno alle persone LGBT anziane: come?
o Essere omosessuali anziani è un’intersezione che può creare un doppio isolamento sociale. Sono moltissimi i casi delle persone che vivono sole, senza famiglia e senza alcun legame sociale, in una evidente situazione di estrema fragilità. Le nostre proposte vanno nel segno di avviare una ricerca per acquisire un quadro più preciso di riferimento del fenomeno, e ipotizzare delle soluzioni anche strutturali per consentire alle persone omosessuali anziane di vivere in maniera serena e protetta questa fase delicata dell’esistenza
– Cammini di speranza per le donne cristiane LGBT: quali proposte?
o La presenza delle donne è spesso invisibile tra le associazioni LGBT cristiane. I motivi non sono sempre chiari. Le proposte sono state all’insegna di favorire la narrazione delle donne, rendendo più visibile la loro partecipazione, raccomandando di prevedere “quote rosa” nei luoghi decisionali e di coordinamento.
Prima del pranzo il saluto delle altre associazioni presenti, ricche di stimoli e spunti di riflessione. La sera una intensa meditazione guidata dl gesuita Padre Pino Piva sull’episodio della resurrezione di Lazzaro come metafora dello stato emotivo delle persone LGBTI nel rapporto con la loro fede e con la Chiesa.
Domenica i lavori assembleari più ufficiali, con il rinnovo del consiglio direttivo, l’approvazione del bilancio e del regolamento di funzionamento territoriale.
A coordinare le attività di Cammini di Speranza per i prossimi 3 anni: Andrea Basini, Alessandra Gastaldi, Fabio Regis, Andrea Rubera, Daniele Sandri Boriani.
L’assemblea di Cammini si è conclusa con la liturgia della domenica delle Palme e i saluti finali, tra commozione e gratitudine con lo sguardo rivolto al cammino di speranza che tutti abbiamo ed avremo sempre davanti.