I cristiani LGBT+ cambieranno la Chiesa se diventeranno sale e luce per il suo cammino
Articolo di Francis DeBernardo* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 5 febbraio 2023, liberamente tradotto da Andrea del gruppo Cristiani LGBT+ Sicilia
Le persone LGBTQ+ cattoliche e i loro sostenitori mi chiedono spesso quale sia il modo migliore per aiutare la Chiesa cattolica a diventare più accogliente nei confronti delle persone LGBTQ+.
Lavoro in questo ambito da oltre 30 anni e una cosa che ho imparato è che nessuno di noi ha il potere di cambiare un’istituzione enorme e globale come la Chiesa cattolica. Possiamo solo agire a livello locale, cercando di operare un cambiamento nelle nostre comunità locali, nei nostri leader ecclesiastici locali e nei nostri concittadini cattolici.
Le letture liturgiche ci offrono una raccomandazione ancora più radicalmente locale per operare un cambiamento e costruire la giustizia: cominciare da se stessi.
Nella prima lettura, il consiglio di Isaia 58, 7-10 non ha nulla a che fare con la strategia politica o l’organizzazione della comunità. Suggerisce invece una combinazione di Matteo 25 e dei Dieci Comandamenti: dare da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, ospitare i senzatetto, non mentire, rispettare i membri della propria famiglia e della propria comunità.
Isaia promette che se facciamo queste cose, accadrà quanto segue:
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà,implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Sono promesse meravigliose, ma devo ammettere che questi suggerimenti non suonano molto come un agire armonico, equilibrato. Dove sono le “liste di cose da fare“, gli organigrammi, i programmi, i bilanci, il piano strategico?
Isaia sta suggerendo che, invece di concentrarci sui nostri modi umani di fare le cose, dobbiamo adottare le vie di Dio, che non sembrano mai avere molto senso se le confrontiamo con la logica umana.
Come ci dice oggi San Paolo, in 1 Corinzi 2,1-5, la nostra fede “non deve poggiare sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio“.
Isaia offre quello che ai giorni nostri è considerato un buon consiglio psicologico: non cercare di cambiare gli altri, ma lavora su te stesso. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
È molto più facile (e forse più divertente?) sottolineare i difetti degli altri e ammonirli a cambiare, piuttosto che cercare di cambiare noi stessi. E come può cambiare davvero noi stessi nella Chiesa o nel mondo?
Gesù fornisce la risposta a questa domanda nel Vangelo, in Matteo 5:13-16). Egli afferma che dobbiamo essere il sale della terra.
Per farlo, dobbiamo stare in guardia per assicurarci di mantenere la nostra “salinità”, perché “se il sale perde il suo sapore, … non serve più a niente”. Dobbiamo anche essere un faro che “dà luce a tutti nella casa”.
Ma tante cose nella società e nella Chiesa sembrano continuamente portare le persone LGBTQ+ allo scoraggiamento. Come possiamo assicurarci di non perdere il nostro sapore e la nostra luce nella nostra vita?
Il Salmo 112 continua il tema del lavoro su noi stessi e dell’essere il cambiamento che vogliamo vedere. Questo ci permetterà di ottenere due cose. Innanzitutto, porterà alla giustizia:
La giustizia dei giusti durerà per sempre; Il loro corno sarà esaltato nella gloria”.
In secondo luogo, ci manterrà saldi:
“Il giusto non sarà mai smosso; il giusto sarà ricordato in eterno. Il giusto non teme una notizia cattiva; il loro cuore è saldo, confidando in Dio”.
Per coloro che lavorano per la giustizia per le persone LGBTQ+, la delusione e lo scoraggiamento sono risultati comuni che spesso possono portare al fallimento, all’esaurimento: la nostra luce si spegne.
Gesù vuole che manteniamo questa luce viva e brillante. Il rinnovamento non avviene raddoppiando i nostri sforzi per cambiare le strutture ingiuste.
Dobbiamo invece cambiare noi stessi, assicurandoci di non essere così presi dai nostri ideali da trascurare le opere di misericordia e di agire con giustizia per essere un faro di luce per coloro che vivono nelle tenebre.
* Francis DeBernardo lavora per New Ways Ministry dal 1992, prima come volontario poi, a partire dal 1994, come membro dello staff; dal 1996 è direttore esecutivo. Propone iniziative riguardanti cattolicesimo e tematiche LGBT nelle parrocchie, nelle diocesi, centri conferenze, università e comunità religiose in tutti gli Stati Uniti. È autore del libro Marriage Equality: A Positive Catholic Approach (Il matrimonio omosessuale. Un punto di vista positivamente cattolico). È redattore e autore di Bondings 2.0, blog quotidiano di notizie e opinioni sulle tematiche LGBT nella Chiesa Cattolica. Suoi articoli sono apparsi nelle riviste The National Catholic Reporter, Commonweal, The Advocate e The American Catholic. È stato l’oratore di punta alla conferenza su religione e tematiche LGBT tenutasi al primo World Pride di Roma nel 2000; ed è intervenuto anche alla conferenza ecumenica in occasione del World Pride di Londra del 2012.
Testo originale: Changing the Church by Becoming Salt and Light