«I gay sono malati», bufera sulla prof di religione
Articolo di Fabrizio Assandri pubblicato su “Avvenire” il 2 novembre 2014
È polemica in una scuola torinese per la frase di un’insegnate di religione sui gay. «Essere omosessuali è un problema psicologico da cui si può guarire» avrebbe detto, suscitando in classe una baraonda. Su Facebook i ragazzi hanno commentato l’accaduto.
Diversi studenti dell’istituto superiore Pininfarina di Moncalieri, alle porte di Torino, sostengono che l’insegnante abbia detto «i gay sono persone malate che devono guarire» e avrebbe elencato una serie di «casi di successo di ex gay».
La professoressa non vuole rilasciare dichiarazioni. Chi le ha parlato, come il preside Stefano Fava, dice che lei ritiene di non aver detto frasi offensive, di essersi limitata ad esporre le varie teorie che riguardano l’omosessualità, da quelle che la considerano un fatto naturale a quelle secondo cui sarebbe il frutto di un trauma e, di conseguenza, «reversibile».
Nell’istituto è partita un’indagine interna. «Accerteremo, sentendo tutti i diretti interessati, com’è andata » dice il preside. Il problema, secondo lui, non è tanto l’espressione di una «opinione personale», per quanto il tema in questione meriti molta delicatezza. Ma è soprattutto il come è stato trattato.
«Secondo alcuni ragazzi lei avrebbe detto di guarire a un ragazzo che si diceva gay e che le chiedeva cos’aveva di sbagliato. E questo è inammissibile». Ora «l’indagine dovrà appurare se l’insegnante ha offeso qualche ragazzo, non rispettando i suoi diritti ». E prima di prendere ogni provvedimento disciplinare, come la sospensione, il preside si consulterà con l’ufficio scolastico regionale.
Anche la diocesi ha preso posizione. «Non ero in classe con la professoressa – dice don Bruno Porta, responsabile dell’ufficio scuola – ma spero che non sia andata oltre quello che dice Papa Francesco, che non dobbiamo giudicare né discriminare».
E don Gian Luca Carrega, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà teologica di Torino e delegato della diocesi per la cura pastorale degli omosessuali aggiunge: «Se ha detto quelle cose è un problema. Perché non è quella la linea della Chiesa: un’insegnante non deve rapportarsi così ai ragazzi, l’omosessualità non è materia curricolare e, a quanto pare, lei non è un esperta del tema»