I giovani di Azione Cattolica si confrontano senza tabù su affettività, sessualità e omosessualità
Articolo di Francesco Lepore pubblicato sul sito GayNews.it il 13 novembre 2019
Si chiama “A cuore scalzo”, il modulo formativo su giovani, affettività e sessualità, che co-organizzato da Azione Cattolica Italiana e Fondazione Apostolicam Actuositatem, si terrà a Morlupo (Roma) presso il Centro di spiritualità Rogate (15 al 17 novembre 2019).
Oltre 200 giovani della massima associazione laicale cattolica nazionale si confronteranno su temi come la sessualità al tempo del web, la vita di coppia tra ferite e riconciliazioni, l’omosessualità. Questione, quest’ultima, che sarà affrontata dal gesuita Pino Piva, impegnato nella pastorale degli Esercizi ignaziani e componente dell’Équipe Spiritualità senza frontiere, che viene considerato l’omologo italiano del confratello James Martin.
La tre giorni sarà vissuta senza atteggiamenti tabuali ma all’insegna del dialogo e del raffronto, perché, come spiegato dagli organizzatori, «l’intenzione è rispondere alle sollecitazioni emerse dal documento finale del Sinodo dedicato ai giovani e dall’esortazione apostolica Christus vivit, che sottolinea l’importanza di “educare la propria sessualità, in modo che sia sempre meno uno strumento per usare gli altri e sempre più una capacità di donarsi pienamente a una persona in modo esclusivo e generoso”. Nella consapevolezza che questi temi non debbano essere vissuti come tabù ma piuttosto spazi di dialogo, confronto e accompagnamento, per i giovani e tra i giovani».
«Spunto di discussione – spiegano ancora i vertici del Settore Giovani e dell’Area Famiglia e Vita –, il quadro che sembra emergere da diverse indagini promosse nel nostro Paese su giovani, affettività e sessualità – a partire da un recente Studio sulla fertilità voluto dal ministero della Salute – caratterizzato un denominatore comune: le diverse soggettività pesano assai più di norme e vincoli esterni che vedono sempre più eroso il loro peso.
Nella sfera della sessualità e nei rapporti tra questa e le dinamiche affettive, il protagonista è il singolo che procede lungo un percorso individuale e auto-costruito che, a differenza di quanto avveniva negli anni dell’edificazione della società di massa, non risente più di tanto delle ‘mode’ e delle omologazioni proposte nel e dal contesto pubblico. Così come nella più generale sfera del consumo, l’individuo-massa è stato sostituito da un individualismo di massa, anche nella sfera sessuale e affettiva».
Oltre al gesuita Piva terranno relazioni e dibatteranno coi giovani Marinella Perroni (biblista e già presidente del Coordinamento Teologhe Italiane), don Aristide Fumagalli (docente di Teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), Piera Di Maria (ginecologa e sessuologa), Nicoletta Musso (mediatrice familiare ed esperta in consulenza di coppia), Caterina Donato (psicologa e psicoterapeuta), Barbara Ghetti (psicologa formatrice e consulente clinica autobiografica), Roberta Carta (psicologa e psicoterapeuta), Diego Buratta (educatore e responsabile della cooperativa Pepita).
Ad aprire e chiudere la tre giorni Luisa Alfarano e Michele Tridente, vicepresidenti nazionali di Azione Cattolica per il Settore Giovani.