I pastori battisti Anna Maffei e Massimo Aprile: “Perché veglieremo? Perché crediamo nel Vangelo!
Riflessione di Anna Maffei e Massimo Aprile, pastori della chiesa battista di Milano di via Pinamonte
Siamo Anna Maffei e Massimo Aprile, pastori della chiesa battista di Milano via Pinamonte e vogliamo dirvi perché anche quest’anno veglieremo per il superamento dell’omotransfobia.
Sì, quest’anno, come ormai accade da molti anni, organizzeremo nella nostra chiesa un culto e una liturgia speciale per contribuire, speriamo, al superamento dell’omofobia e della transfobia e di tutte le altre forme di disprezzo causate da pregiudizi e paure.
Perché lo facciamo? La risposta è molto semplice: perché crediamo nel Vangelo di Cristo, nell’amore di Dio per tutte le sue creature, senza eccezioni. E perché la chiesa che porta il suo nome è chiamata ad obbedire al comandamento dell’amore. Siamo convinti che al cuore del Vangelo ci sia l’accoglienza e il perdono per tutti quelli che confessano di essere, per il proprio peccato, lontani e lontane da Dio eppure riconciliati da Cristo, morto a causa dell’umanità violenta, risorto per ridare speranza all’umanità perduta.
Citiamo il peccato che è la condizione di imperfezione morale che accomuna tutti gli esseri umani nel bisogno di guarigione e perdono, ma non lo citiamo perché riteniamo i peccati di qualcuno più peccanti di altri, e neanche perché crediamo che l’omosessualità o la disforia di genere siano dei peccati. Peccato è altro. E’ la violenza verbale, fisica e psicologica. Peccato è il senso di superiorità per classe, appartenenza di genere, cultura, etnia o colore.
Peccato è l’ipocrisia religiosa. Peccato è la pretesa di aver sempre ragione senza mettersi mai in ascolto delle ragioni dell’altro/a. Peccato è usare la Bibbia come un’arma per ferire e non per quella che è, la testimonianza luminosa dell’opera di Dio per mezzo di Gesù Cristo, che lo Spirito Santo rende Parola di Vita per ciascuno e ciascuna di noi.
Dunque pregheremo per le vittime del bullismo, per chi soffre aggressioni ed emarginazione a causa della propria identità sessuale o di genere. Pregheremo per chi lotta contro ogni violenza.
Pregheremo per chi si adopera per una legislazione che bandisca il linguaggio dell’odio. E pregheremo per le chiese, perché tutte possano ricordare che solo una testimonianza di accoglienza vera potrà trasmettere al mondo, in modo credibile, il messaggio che Dio ci ama tutti e tutte così come siamo. E vuole darci vita e vita in abbondanza.
Dunque Domenica 30 maggio alle ore 10.30, culto di preghiera per le vittime di omofobia e transfobia nella Chiesa Cristiana evangelica battista di Milano, via Pinamonte da Vimercate 10 a pochi passi dalla fermata Metro verde, Moscova.
Per il Covid il locale di culto ha capienza limitata. Chi intende partecipare si prenoti telefonando ad Anna o mandandole un messaggino whatasapp al numero 328 936 1039.
Il Culto sarà comunque disponibile in diretta Facebook sulla pagina della Chiesa battista di Milano Pinamonte. A presto dunque!
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