I rifugiati LGBT+ e l’Unione Europea
.
Solo pochi paesi dell’Unione Europea registrano il numero di richieste di asilo per discriminazioni basate sul proprio orientamento sessuale e/o identità di genere.
Secondo i dati della ricerca del 2011 Fleeing Homophobia sarebbero circa 10.000 persone ogni anno, ma i dati sono quasi sicuramente sottostimati. Ad esempio, nel 2016 i richiedenti asilo in Europa sono stati 1.259.955 e, seguendo la stima di Fleeing Homophobia, questo vorrebbe dire che lo 0,08% di tutte le richieste di asilo provengono da persone che subiscono questo tipo di discriminazioni nel proprio Paese.
Tuttavia se si guarda ai dati relativi all’Italia sempre nel 2016, tra le prime dieci nazionalità dei richiedenti asilo otto sono di Paesi in cui l’omosessualità è considerata un reato. Spesso quando vengono prese in esame le richieste di asilo da parte di persone che hanno subito nel proprio paese di origine discriminazioni per il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere manca una corretta analisi delle diverse vulnerabilità di questi individui da cui derivano conseguenze concrete nella gestione dei loro casi.
Dati tratti da: Open Migration – Richiedenti asilo Lgbti nella Ue: esiste una linea comune?; UNHCR – L’omofobia e i rifugiati Lgbti; Open Migration – Il doppio stigma dei rifugiati Lgbti.
Video grafiche informative realizzate in occasione del 17 maggio 2020, giornata mondiale contro l’omotransfobia, e per la “Serata contro l’omotransfobia” che si terrà online Domenica 17 Maggio, alle 20.30, che nasce dalla collaborazione tra la Chiesa Valdese di Torino, il gruppo di cristiani LGBT torinese Il Pozzo di Sicar e il coro lgbt “Qoro” che aderisce alle Veglie per il superamento dell’omotransfobia 2020. Per info clicca qui
La Slide presentate nel video la puoi scaricare da qui
Gli altri video li troverai raccolti qui