I teologi cattolici e la condanna dell’omosessualità nelle scritture
L’omosessualità sembra che sia stata condannata sia nell’Antico testamento che nel Nuovo. La storia di Sodoma e Gomorra ha influito molto sui cristiani (Genesi 19,1-29), infatti racconta la distruzione della città come punizione di comportamenti omosessuali (Vedere anche: Giudici 19,1-30; e Levitico 18,22; 13-23). Invece in Romani 1,26-27 e 1 Corinzi 6,9-11 Paolo ha condannato gli eccessi omosessuali nell’impero greco-romano.
Mentre per lo Stato si trattava di un gesto criminale passibile di morte. Da notare che la nostra comprensione rinnovata e meglio informata ci porta ad una diversa valutazione della cosiddetta tradizione.
Tuttavia, un attento studio dei testi ispirati ci fa vedere che gli autori delle Scritture non si riferiscono all’omosessualità così come noi la intendiamo oggi.
Attuali riflessioni:
L’omosessualità esiste da sempre, ma è soltanto all’epoca nostra che siamo diventati coscienti delle sue origini e delle sue implicazioni. Ecco qualche citazione di teologi moderni che esaminano il problema.
“Dio, l’Unico che ha realizzato tutta la creazione, ama ed ha tenerezza per tutte le creature senza eccezione e la psicologia moderna ci mostra che l’orientamento sessuale si costituisce all’età di cinque o sei anni.
La maggior parte degli psicologi sono dell’avviso che non si tratti di una questione di scelta, ma che l’orientamento sia innato o acquisito molto presto, come affermano altri psicologi. Allora dunque, un Dio che è tutto amore, come potrebbe violare la sua stessa natura Divina e considerare gli omosessuali come dei peccatori?”.
“I biblisti contemporanei indicano che il concetto di orientamento omosessuale era sconosciuto a coloro che hanno scritto i Sacri Testi. Evidentemente questi autori non erano a conoscenza delle ricerche di Kinsey che hanno stabilito l’esistenza di una discontinuità secondo la quale noi tutti ci collochiamo tra i due punti estremi della eterosessualità intesa nella sua completezza, della bisessualità e dell’omosessualità.
Molti passaggi, spesso citati da quelli che condannano (ndr l’omosessualità), pretendono che se non si è eterosessuali vi sia una violazione della nostra ‘natura’ “.
suor Mary Ann Ford, teologa
“Quando si fa una lettura di primo livello, le Scritture non hanno niente di positivo da dire sul comportamento omosessuale. Tuttavia, molti cristiani non interpretano alla lettera la bibbia; cercano di comprendere le Scritture nel loro contesto storico e culturale e di vedere quale significato esse hanno per noi oggi.
Questi testi sono stati scritti circa 2000 anni fa, quando l’omosessualità costituzionale non era conosciuta. Gli autori pensavano che tutti gli umani fossero per natura eterosessuali e consideravano le attività omosessuali come se fossero contro natura”.
“Da quando abbiamo capito che l’omosessualità è naturale e data da Dio tanto quanto l’eterosessualità, ci siamo resi conto che le ingiunzioni bibliche contro l’omosessualità sono state condizionate dagli atteggiamenti e dalle credenze a proposito di questa forma di espressione sessuale che veniva considerata dalle persone senza l’apporto di secoli di sapere scientifico e di comprensione.”
“E’ ingiusto aspettarsi o imporre una mentalità e una comprensione del XX secolo a scrittori biblici a proposito dell’uguaglianza dei generi, delle razze e degli orientamenti sessuali. Dobbiamo essere capaci di fare differenza tra le verità eterne espresse nella Bibbia e le forme e le attitudini culturali”.
[…] “Dio ha creato delle persone che hanno delle attrazioni romantiche o fisiche nei confronti di persone dello stesso sesso allo stesso modo di quelli che sono attratti dal sesso opposto. Molte persone, se non la maggior parte di esse, lo stiamo scoprendo oggi, hanno entrambe le fonti di attrazione in gradi diversi.
Tutti questi sentimenti sono buoni e benedetti da Dio. Questi sentimenti e queste attrazioni non sono dei peccati. La maggior parte dei teologi di morale cattolica adesso pensano che il comportamento omosessuale così come il comportamento eterosessuale sia buono e santo agli occhi di Dio quando è l’espressione dell’amore unico che una persona prova per un’altra persona.
Gli atti sessuali omosessuali o eterosessuali possono diventare peccato se essi si concretizzano in una manipolazione dell’altro, in atti disonesti e senza amore”.
suor Jeannine Gramick, PHD,
“Il Cattolicesimo impiega 4 fonti maggiori di principi e di guide nelle questioni etiche come l’omosessualità: le scritture, la tradizione (teologi, documenti di Chiesa, insegnamenti ufficiali, ecc.), ragione ed esperienza umana. Tutte sono utilizzate in rapporto l’una con le altre.
La Scrittura è la fondamentale fonte cattolica di base che fa testo, ma non è la sola fonte. La testimonianza biblica è presa seriamente, ma non alla lettera.
Un testo originale delle scritture deve essere compreso nel contesto più ampio del linguaggio e della cultura originale, i diversi livelli di comprensione e i testi devono essere applicati alle realtà contemporanee alla luce del ruolo della comunità e del suo ruolo ufficiale di guida, fornendo delle interpretazioni che diventino autorevoli.
Le scritture ebraiche e cristiane insieme parlano negativamente di alcune forme di comportamento sessuale all’interno dello stesso genere (solitamente maschile – ma non di amore all’interno di uno stesso genere), molto spesso associate all’adorazione di idoli, alla violenza, al degrado, alla prostituzione, ecc.
Il fatto che le Scritture condannino tutte le forme d’espressione sessuale tra le persone dello stesso genere, in se stesse e a causa di se stesse, per tutto il tempo, dovunque e per tutti, è argomento di serie dicussioni teologiche e bibliche e di contrasti”.
[…] “Non penso che Dio consideri l’omosessualità come un ‘peccato’ se essa significa l’identità psicosessuale delle lesbiche o dei gay i quali, lo sappiamo da studi contemporanei, si colloca all’interno dei confini di un sano sviluppo umano e psicologico. Fatto che per alcune persone sembra essere altrettanto naturale che l’eterosessualità per altre.
Se l’omosessualità significa il legame emozionale, intimo nelle relazioni d’amore e d’amicizia all’interno del medesimo genere, credo che, poiché dio è amore, là dove c’è un amore autentico, Dio è presente”.
[…] ” E là dove c’è la presenza di Dio, non può esserci peccato. Se l’omosessualità significa soltanto l’erotismo tra persone dello stesso genere, l’espressione puramente fisica dell’unione e del piacere, allora la possibilità del peccato esiste nell’omosessualità come nell’eterosessualità.
Tre fattori sono interdipendenti: (1) lo stesso comportamento fisico e il suo significato per l’individuo, (2) le motivazioni personali e le intenzioni della persona che agisce e, (3) le conseguenze individuali e sociali o i risultati di questi comportamenti.
Per molte persone, il comportamento sessuale che è sfruttatore, che è coercitivo, manipolatore, disonesto, egoista o distruttore della persona umana è un peccato; per tutti ‘peccato’ vuol dire agire liberamente in modo contrario alle convinzioni morali ed etiche profondamente radicate che provengono da una religione o da un sistema di valori sviluppato personalmente”.
[…] “Le espressioni di un amore responsabile, fedele in un rapporto di promessa tra due persone veramente omosessuali non votate al celibato non è qualcosa che le Scritture hanno preso in considerazione.
Quanto a sapere se questa forma di omosessualità violi i principi biblici o antropologici della sessualità e della persona, in particolare alla luce delle conoscenze scientifiche attuali e dell’esperienza umana riguardo all’orientamento omosessuale è una questione fondamentale che oggi le religioni e i gruppi religiosi devono considerare”.
Padre C. Robert Nugent, teologo e psicoterapeuta
Conclusioni
– I testi biblici sono stati fraintesi, perché si è presunto che implicassero norme imposte per ogni tempo, al di là dello scopo intenzionale dei loro autori.
– Nonostante il fatto che la Chiesa ufficiale difenda la visione tradizionale, la condanna totale dell’omosessualità è stata oggi abbandonata dalla maggior parte dei teologi e dei capi pastorali.
– E’ iniziata una nuova pratica pastorale, in cui gli omosessuali sono aiutati ad accettare la propria sessualità e uno stile di vita che renda giustizia tanto alla loro fede cristiana quanto al loro orientamento omosessuale.
Testo originale: Condamnation de l’homosexualité dans les Ecritures?