I Vescovi inglesi ai sacerdoti: ‘non offendete le persone omosessuali’
La scorsa settimana (ndr fine novembre 2008) si è saputo che i sacerdoti (ndr cattolici delle diocesi inglesi) sono stati invitati ad evitare un linguaggio “etero-sessista” nelle loro chiese nel caso questo possa offendere i membri omosessuali della comunità. I vescovi (ndr Inglesi) hanno evidenziato come non si debba dare per scontato che tutti i fedeli che frequentano la chiesa siano eterosessuali e che di questo si debba tenerne conto “nel linguaggio e nella conversazione”.
“Ricordate che discorsi e battute omofobe possono essere crudeli e urtanti – una parola incauta può significare un’altra esperienza di rifiuto e dolore”, dicono i vescovi in un pieghevole per mostrare ai sacerdoti ed ai fedeli come rendere le parrocchie più accoglienti per le persone omosessuali.
“Omelie e preghiere dei fedeli sono eccellenti opportunità per dimostrare consapevolezza e compassione ed esprimere apprezzamento per i doni che gli omosessuali cattolici portano alle loro comunità di fede”, dicono i vescovi. Le politiche scolastiche sul bullismo e l’uguaglianza dovrebbero essere allineate a tale indirizzo, i sacerdoti sono anche incoraggiati ad esporre avvisi pubblicizzando “servizi di supporto” per persone omosessuali.
Il pieghevole, prodotto dal The Marriage and Family Life Project Office (Ufficio per il Progetto di Vita Familiare e il Matrimonio dei Vescovi dell’Inghilterra e del Galles), è stato pubblicato a seguito di un documento del 2006 che segue un’inchiesta del 2004 nelle parrocchie.
Questa rileva come alcuni omosessuali si siano sentiti emarginati. Il documento cita un cattolico rimasto anonimo, che ha preso parte alle interviste del 2004, che dice “Mio fratello è gay – la Chiesa è stata molto intollerante con lui”. Un altro afferma: “Il continuo messaggio della Chiesa è che l’omosessualità è così, così spaventosa. Nostro figlio gay non ha avuto alcuna possibilità”.
La comunicazione è stata bene accolta dall’attivista per i diritti degli omosessuali Peter Tatchell come una “positiva iniziativa che reca grande conforto ai gay cattolici e alle loro famiglie”.
“E’ un messaggio comprensivo e cordiale che è un grande miglioramento rispetto alla precedente omofobia di alcuni pronunciamenti cattolici sull’omosessualità. Io spero che la Chiesa cattolica d’Inghilterra e Galles incoraggerà il Vaticano ad adottare questa istruzione e ad usarla in tutte le diocesi cattoliche del mondo.
Ma egli dice che il “lodevole cambio di tono” è minato dal “contenuto omofobo del catechismo cattolico” e dall’opposizione del Papa Benedetto XVI ai matrimoni gay.
Nondimeno, il messaggio è stato criticato da Lynette Burrows, una commentatrice cattolica, che ha detto è ridicolo che i leader della Chiesa paiano “subire” un’agenda laica. “Sono cose come questa che oggi indeboliscono la Chiesa – ci si concentra su cose che non hanno importanza perdendo di vista quelle che ne hanno”.
“Siamo tutti figli di Dio e siamo tutti peccatori. Non è corretto indicare un singolo gruppo di persone affinché si applichi uno speciale trattamento. Cosa dire allora riguardo i drogati? Cosa riguardo chi commette reiterato adulterio?. La ferma condanna del peccato è personalmente tutto ciò che voglio sentire riguardo tali argomenti”.
Ha aggiunto: “quello che è penoso come pure avvilente è che la Chiesa rincorre l’opinione pubblica omosessuale ma niente di questo farà amare la Chiesa cattolica alle persone omosessuali. Questo perché la Chiesa insegna che l’omosessualità è un disordine e qualunque cosa dicano i vescovi non cambierà questo”.
Infatti il Catechismo della Chiesa cattolica dice che “in nessuna circostanza” gli atti omosessuali possono essere approvati ed essere moralmente leciti. Nondimeno, il catechismo dice anche che le persone omosessuali devono essere accettate con “rispetto, compassione e sensibilità” e che “ogni segno di ingiusta discriminazione deve essere evitato”.
Questo pieghevole non ha legami con i documenti vaticani sull’omosessualità ma si riferisce solamente alle formulazioni fatte sull’argomento dai vescovi Inglesi e Statunitensi. Il contenuto riflette l’idea moderna che i gay possono essere vittime di discriminazione nei discorsi, innocenti ma “etero sessisti”, che non riescono a tener conto della loro sessualità.
Fratel Ray Blake, un sacerdote di una parrocchia di Brighton, luogo di vacanza abituato alla presenza della comunità gay, dice che trova il nuovo documento “problematico”. “Il mio pensiero riguardo questo documento è che esso sembra parlare alle persone non in un contesto di fede, ma solo in un contesto laico”. “Esso certo non mi rallegra gran che. Le cose che rinforzano il pensiero che le persone omosessuali siano una sorta di creazione a parte sono qualcosa che io trovo incredibilmente preoccupante”.