Il 30 maggio a Roma veglieremo in preghiera per le persone omosessuali vittime di violenza, odio e discriminazione
“Chi odia suo fratello è nelle tenebre!”. Ancora oggi, in molti paesi europei e del mondo, migliaia di persone sono vittime di violenza e odio esclusivamente perché omosessuali e, quindi, uccise, torturate, massacrate, emarginate, incarcerate o costrette a nascondersi, a suicidarsi a causa del loro orientamento sessuale.
Solo poche settimane fa, in Cile, un ragazzo di 24 anni, Daniel Zamudio è stato barbaramente torturato per ore fino alla morte da un gruppo di coetanei solo perché omosessuale.
Come popolo di Dio in cammino, vogliamo affidare al Signore la sofferenza di questi fratelli ma anche le persone che si sono fatte sopraffare dall’odio affinché porti Luce nelle loro menti e nei loro cuori e queste violenze non avvengano più.
Lo faremo, ispirati dal versetto della Prima Lettera di Giovanni: “Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre” (1Gv 2,9), con una veglia di preghiera in ricordo delle persone omosessuali vittime di violenza, odio e discriminazione, che avrà luogo mercoledì 30 maggio, alle 19.30, presso la Basilica dei ss. Bonifacio e Alessio in Aventino.
E tu, cosa farai? Ti unirai a noi per questa preghiera?
30 maggio 2012, Veglia di preghiera in ricordo delle persone omosessuali vittime di violenza, odio e discriminazione, ore 19.30
Basilica dei SS. Bonifacio e Alessio all’Aventino, piazza S. Alessio, 23, Roma
Nuova Proposta, donne e uomini cristiani omosessuali di Roma
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