Il cammino contrastato delle coppie gay cattoliche
Testimonianza di Julien (e Bruno) pubblicata sul sito dell’associazione cristiana Réflexion et Partage (Francia) il 2 giugno 2015, liberamente tradotta da Giovanna Vallone
Non sono un teologo, ho ricevuto un’istruzione religiosa in nulla diversa d quella che riceve un qualsiasi francese cattolico, educato in una famiglia borghese, parigina, cattolica da numerose generazioni. Sono cattolico, pratico quasi con regolarità, dico alle persone che mi circondano e agli amici che «ho la fede». Ho una relazione da 13 anni con un altro uomo, anche lui cattolico. Entrambi facciamo parte del gruppo Réflexion et Partage. Grazie a questa iniziativa, voluta da alcuni cattolici coinvolti nella Chiesa, abbiamo trovato un posto per parlare della nostra coppia, della nostra vita, davanti a fratelli che ascoltano davvero.
Certo, abbiamo amici preti e religiosi con cui possiamo parlare liberamente, ma non siamo mai riusciti ad avere un’esistenza di coppia all’interno di una comunità parrocchiale. Talvolta, decisi a partecipare a gruppi parrocchiali «di coppia» (talvolta molto poco intrisi di fraternità, nella forma quanto nella sostanza) ci troviamo di fronte ad un rifiuto secco, talvolta l’accoglienza benevola si conclude con un abbandono per mancanza di tempo o difficoltà di prevedere un dispositivo specifico. In ogni caso, la conclusione è necessaria, e non possiamo partecipare alla vita della chiesa e alle attività proposte alle coppie.
Alla fine, abbiamo creato un nostro gruppo di coppie cattoliche (che sono formate da persone dello stesso sesso). Questo gruppo di 6 coppie si riunisce da due anni tutti i mesi per riflettere sulla questione della fecondità di coppia. Ogni tanto, invitiamo una persona esterna, per esempio Claude Besson, un prete della nostra parrocchia, un diacono e sua moglie, una coppia che ha una famiglia numerosa…
Questo gruppo è stato per noi e per la nostra fede un’ancora di salvezza indispensabile durante l’anno agitato nella Chiesa di Francia attorno al dibattito sul « matrimonio per tutti». Abbiamo vissuto dei rari momenti di fraternità. Speriamo che arrivi presto il giorno in cui potremo, ognuno nella sua parrocchia, essere accolti come coppie a tutti gli effetti con domande, speranze, partecipazione attiva alla vita parrocchiale e alla riflessione della comunità sull’amore e la fecondità.
L’argomento della fecondità di coppia e di ogni membro di questa coppia riguarda tutte le coppie e, in particolar modo, tutte le coppie cattoliche. Tuttavia, la coppia omosessuale cattolica ha, penso, un’esperienza particolare e la comunità cristiana trarrebbe vantaggio dall’interrogarla ed ascoltarla. Le questioni riguardanti i figli, la comunicazione, la paternità spirituale si pongono in maniera incisiva alle coppie omosessuali cattoliche.
Testo originale: Le couple homosexuel catholique a une expérience particulière que la communauté chrétienne gagnerait à interroger et à écouter.