Il cammino del Gruppo sulla Pastorale Omosessuale della diocesi austriaca di Innsbruck
Testo della Diözesaner Arbeitskreis Homosexuellenpastoral (Gruppo di lavoro diocesano per la pastorale omosessuale – DAHOP) pubblicato sul sito della Diocesi di Innsbruck (Austria), liberamente tradotto Michele D’Adamo
L’attuale documento sul cammino del Gruppo di Lavoro Diocesano sulla Pastorale Omosessuale (Diözesaner Arbeitskreis Homosexuellenpastoral) di Innsbruck ha quasi 25 anni. Il Gruppo di Lavoro sta attualmente riscrivendo il documento per adeguarlo alle posizioni, alle preoccupazioni e alle considerazioni attuali. In questa pagina verranno ripresi alcuni stralci delle idee ancora attuali del Gruppo Diocesano. …
Casa
«L’obiettivo è abbattere i pregiudizi, eliminare le discriminazioni e adottare un atteggiamento cristiano di accettazione, tolleranza e amore per il prossimo. Anche gli omosessuali cercano la propria “casa” all’interno della Chiesa. Cercano luoghi dove poter vivere e credere con e nel proprio modo di essere. Ciò non deve essere loro negato, soprattutto nelle chiese cristiane».
«L’assistenza spirituale (ndr per le persone LGBT+) comprende anche il supporto e il sostegno ai familiari. Anche i genitori hanno bisogno di confrontarsi e di ricevere un sostegno concreto per ottenere l’accettazione del figlio o della figlia».
“Variante dello sviluppo”
«L’omosessualità non ha nulla a che vedere con la salute o la malattia, con l’anormalità o la perversione. È una variante dello sviluppo e una forma di espressione della sessualità umana. «La conoscenza scientifica attuale dimostra chiaramente che l’orientamento omosessuale, insieme all’eterosessualità, deve essere considerato una predisposizione antropologica di base della sessualità umana e come tale non ha alcuna affinità con gli sviluppi psicopatologici». (Rauchfleisch, in Lexikon für Theologie und Kirche. vol. 5, Friburgo in Brisgovia, 1996, p. 254.)
Pertanto, non si possono fare affermazioni sulla salute o sulla malattia mentale basandosi sull’orientamento sessuale, sia esso eterosessuale o omosessuale.
I fattori che influenzano l’orientamento sessuale di una persona non sono ancora del tutto chiari. Di conseguenza, l’orientamento omosessuale non è una scelta libera; come quello eterosessuale, è un orientamento profondamente radicato nella personalità e influisce sull’immagine di sé e sulle relazioni interpersonali».
Assistenza spirituale, supporto e sostegno
L’assistenza spirituale nella sequela di Gesù Cristo è da intendersi come funzione (di salvezza) e cura dell’intera persona in tutte le sue dimensioni. Si preoccupa che le persone possano vivere nella libertà dei figli di Dio e, secondo il desiderio di Gesù Cristo, «che abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Giovanni 10:10). La devozione incondizionata verso il prossimo è già la proclamazione del messaggio della devozione incondizionata di Dio.
Le donne e gli uomini omosessuali devono trovare piena approvazione nella Chiesa. Hanno un posto naturale e il diritto di trovare una casa nella Chiesa. L’incontro immediato tra persone omosessuali ed eterosessuali e la conoscenza personale è il primo passo verso una maggiore comprensione e una vera accettazione. Ciò richiede un ambiente in cui si possa parlare dell’omosessualità e delle persone omosessuali con apertura e con rispetto.
Eliminare le discriminazioni e difendere l’amore
«Una Chiesa consapevole della sua missione di essere un avvocato per le minoranze discriminate rifiuta ogni diffamazione e discriminazione in quanto disumana e non cristiana.
Purtroppo, la condanna pubblica delle relazioni omosessuali da parte della Chiesa contribuisce inevitabilmente ad aumentare il tabù sociale, la discriminazione e l’esclusione. La Chiesa sarebbe più autorevole se desse il buon esempio al suo interno.
Amare qualcuno significa dire: è bello che tu esista! L’accettazione e approvazione del prossimo da parte di Dio non dipende dal suo orientamento sessuale. Piuttosto, si basa sulla libera devozione di Dio, sul suo amore incondizionato, a noi definitivamente conferito in Gesù Cristo».
Testo originale: Diözesaner Arbeitskreis Homosexuellenpastoral (DAHOP)