Il cammino della diocesi francese di Angoulême per fare posto alle persone LGBT nella Chiesa
Articolo di Antoine Beneytou pubblicato sul sito del quotidiano Charente Libre (Francia), il 2 febbraio 2023, liberamente tradotto da Emanuele
Gli uffici diocesani di Angoulême (Francia) hanno accolto un laico fiammingo. Lì è stata organizzata una preghiera per le persone omosessuali.
Quattro anni fa, si era recato ad Angoulême per una giornata di lavoro con un gruppo di cristiani della Charente che discutevano tematiche connesse all’omosessualità.
L’incontro lo aveva «enormemente ispirato». Giovedì 2 febbraio 2023, su iniziativa del coordinamento interdiocesano del Sud-Ovest per la pastorale delle persone omosessuali, Willy Bombeek è tornato ad Angoulême per presentare, a una ventina di preti e laici provenienti da tutta la Francia, il suo lavoro in seno alla Chiesa fiamminga.
«Essere gay e cristiani non è più un problema»
Perché lì, nella Chiesa, «gli omosessuali non hanno più ufficialmente bisogno di nascondersi», dice questo cristiano, anch’egli gay, che ha lavorato per 33 anni nell’ambito dell’educazione cattolica fiamminga. In un testo di tre pagine scritto e pubblicato dai vescovi fiamminghi, questi affermano che le persone omosessuali «meritano il nostro riconoscimento e il nostro sostegno. Anche se non si tratta di un matrimonio religioso, questa relazione può essere per loro fonte di pace e di felicità condivisa».
Una dichiarazione forte per Willy Bombeek. «È la prima volta al mondo che la Chiesa si esprime in modo positivo sull’omosessualità! Essere gay e cattolici non è più un problema nelle Fiandre».
Ricorda un’udienza privata con Papa Francesco nel 2018, che lo esortava a «dare voce a chi non ha voce».
È quello che ha fatto. Recandosi ad Angoulême per trovare ispirazione. Poi redigendo un documento di lavoro, in cui ha proposto l’accettazione delle persone LGBT da parte della Chiesa, una cura pastorale ad hoc e una traccia per la celebrazione liturgica.
Il cardinale [Jozef De Kesel] e i vescovi [fiamminghi] hanno fatto proprio il suo lavoro e hanno pubblicato una liturgia per la benedizione delle coppie omosessuali. Cioè, una preghiera per celebrare queste unioni (ma non un matrimonio propriamente detto). In precedenza questo avveniva clandestinamente, ora invece viene riconosciuto e assunto dall’episcopato fiammingo. «Le coppie gay che si sposano hanno bisogno di questo elemento spirituale», aggiunge Willy Bombeek.
In Charente, la Chiesa di Angoulême ha istituito anche un servizio di accoglienza per offrire ascolto ai genitori e ai parenti delle persone omosessuali. Se le persone sentono il bisogno di parlare, possono chiamare un numero telefonico dedicato.
Titolo originale : Diocèse d’Angoulême: quelle place pour l’homosexualité dans l’Église ?