Il cammino per immagini di Alessandro Previti per raccontare le veglie
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Dialogo di Katya Parente con l’artista e grafico Alessandro Previti
Alessandro Previti, artista e illustratore per professione, è l’autore della campagna di comunicazione che accompagnerà le veglie di maggio dedicate al superamento dell’omobitransfobia. È un veterano dell’attivismo LGBTQ; tra l’altro, con i suoi genitori, nel ‘98 ha gettato le basi per la nascita di Agedo Palermo. È oggi nostro ospite, e ci racconterà la genesi di questo importante progetto, di cui ha curato la parte grafica.
Come visto nell’introduzione, sei un attivista a tutto tondo. Ci racconti un po’ di te?
Quando ho ricevuto l’incarico dall’associazione “La Tenda di Gionata” mi sono sentito onorato dalla richiesta. Avevo già lavorato su animazioni video, in 3d e 2d, per diversi progetti inerenti le tematiche LGBT+; credo che una veste grafica accattivante sia un elemento importante per attirare l’attenzione del pubblico verso le nostre lotte. Inoltre, il tema della fede mi è vicino, quindi ho accettato l’incarico con passione.
Qual è stata la fonte d’ispirazione per le cartoline ed il video?
Prima di iniziare un lavoro, faccio sempre un’opera di ricerca: mi sono documentato sulla storia delle veglie, e ho visionato i materiali visivi dedicati. Ho sentito il bisogno di provare a fare qualcosa di nuovo.
Per il progetto mi è stata data piena libertà creativa, e ho potuto lasciare libera l’immaginazione. Era difficile trovare un bilanciamento tra una comunicazione efficace e chiara, emotiva, e al contempo elegante. Quando ho iniziato a lavorare sul progetto, non era stato ancora scelto il versetto, e non c’era un testo di riferimento; ho preso il microfono in mano, ho lasciato parlare le emozioni, e così è nato il testo.
In seguito sono rimasto sorpreso e contento nel sapere che la mia preghiera laica (così almeno me l’hanno descritta) fosse piaciuta tanto da mantenerla come testo definitivo.
Dopo numerose prove di stile, mi sono innamorato dell’idea di utilizzare immagini 3d con un effetto pastello; ci è voluto del tempo per padroneggiare quell’effetto. Nella versione estesa del video ho ripetuto alcune volte l’immagine delle candele, che rappresentano i fedeli che vegliano; ho accompagnato quasi tutte le scene con uno sfondo notturno e stellato, un cielo sereno ma in movimento, così come chi veglia. Per ogni frase del testo buttavo giù svariati bozzetti, poi insieme ai collaboratori della Tenda di Gionata abbiamo scelto le immagini che ora fanno parte del video.
Hai fatto tutto da solo, o hai collaborato con qualcuno?
Per un buon risultato, è importante il lavoro di squadra. Sono stato accompagnato dai validi consigli di Innocenzo Pontillo, che ha anni di esperienza e porta avanti le iniziative della Tenda con la dedizione e l’attenzione ai dettagli che lo caratterizzano.
Per la versione italiana ho utilizzato la mia voce, per le versioni in francese, inglese e spagnolo abbiamo invece potuto contare sullo straordinario aiuto di Louisa Grech da ENP e Drachma Parents, di un volontario di Ampgyl che ha preferito rimanere anonimo, e di Adélard Kananira da Gay Christian Africa, ma abbiamo ricevuto altre numerosissime registrazioni di appassionati volontari, che verranno utilizzate durante la campagna di comunicazione delle veglie.
Il progetto è stato realizzato da La Tenda di Gionata e supportato da: Gay Christian Africa, la Commissione Fede Genere e Sessualità delle chiese BMV, il Progetto Giovani Cristiani LGBT, il Progetto Adulti Cristiani LGBT, la Rete 3VolteGenitori, OneBodyOneFaith e il Global Network of Rainbow Catholics, che hanno contribuito alla produzione del del video e/o delle cartoline.
Ho avuto inoltre un aiutante per me molto speciale: le musiche del video infatti sono state composte da Sawa Namira Previti, mia figlia; ha dieci anni, ma è molto creativa.
Le cartoline saranno reperibili solo durante le veglie, o avranno una diffusione su più larga scala?
Le cartoline del progetto saranno distribuite durante le veglie, online e durante i Pride.
Non ci resta che ringraziare Alessandro per il suo impegno, e sperare nella massima diffusione del suo lavoro. L’arte parla al cuore. Speriamo che ad ascoltarla ci siano i cuori di molti.
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“Vegliamo perché nessuno sia lasciato mai più indietro, per quelli che sono caduti, per quelli che sono e per quelli che verranno, per chi chiede diritti, per chi vuole essere se stesso, per chi vuole giustizia e un posto nel mondo. Vegliamo per le vittime dell’omotransfobia e per la fine dell’omotransfobia. Vieni a vegliare con noi“ (testo di Alessandro Previti)