Il clima di tensione nel sinodo Vaticano sulla famiglia
Articolo di Cécile Chambraud pubblicato sul sito de Le Monde (Francia) il 5 ottobre 2015, liberamente tradotto da Dino
Alla vigilia dell’apertura del dibattito tra i 360 partecipanti al sinodo dei vescovi sulla famiglia, papa Francesco ha ricordato i confini tra i quali essi devono mantenersi. Nell’omelia della messa di apertura di questa seconda tappa della grande riflessione aperta dalla Chiesa cattolica sulla questione della famiglia, domenica 4 ottobre nella basilica di San Pietro Jorge Bergoglio ha descritto con insistenza le caratteristiche del matrimonio secondo la dottrina cattolica: “L’unità e l’indissolubilità del legame coniugale” tra un uomo ed una donna. La riflessione avviata dalla Chiesa non è volta a discutere di questo, ha sottolineato il pontefice, ma a determinare come l’istituzione può avere le sue “porte aperte per accogliere chiunque bussa per chiedere aiuto e sostegno”, che sia egli divorziato, convivente, omosessuale.
Da due anni le controversie su questo tema sono scottanti tra fautori e avversari di un ammorbidimento della “politica” di accoglienza della Chiesa. Questo nuovo sinodo prometteva dunque di essere animato tanto quanto un anno fa lo era stato il precedente. Il giorno prima della messa di apertura, il coming out di un sacerdote polacco ha accentuato questo clima di tensione. Krzysztof Olaf Charamsa, 43 anni, membro della Congregazione per la dottrina della fede (organismo vaticano incaricato di vigilare sul rispetto e la coerenza della dottrina), ha rivelato di essere omosessuale e di aver un compagno, che ha presentato alla stampa un pò più tardi nella giornata.
Con questo gesto spettacolare padre Charamsa vuole spingere l’istituzione ecclesiale a cambiare il suo atteggiamento verso gli omosessuali e a “comprendere che la soluzione che essa propone, cioè la totale astinenza e una vita senza amore, è disumana”. Mischiando due distinte questioni (l’omosessualità ed il celibato dei preti), ha avuto parole molto dure per denunciare quella che ha qualificato come “omofobia istituzionale della Chiesa”. “Chiedo perdono per tutti questi anni in cui ho sofferto in silenzio davanti alla paranoia, all’omofobia, all’odio e al rifiuto degli omosessuali che è presente nella Congregazione per la dottrina della fede, che è il cuore dell’omofobia nella Chiesa”, ha dichiarato.
Il Vaticano non ha tardato a sanzionare questo collaboratore. “Un intervento così eclatante alla vigilia dell’apertura del sinodo è offensivo e irresponsabile. Di fatto tende a creare una pressione mediatica sull’assemblea sinodale”, ha dichiarato il suo portavoce, il padre Federico Lombardi. Padre Charamsa è stato immediatamente sollevato dai suoi incarichi presso la Santa Sede.
L’accoglienza degli omosessuali è una delle questioni sottoposte ai vescovi cattolici riuniti per tre settimane a Roma. La dottrina considera gli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati” e raccomanda l’astinenza agli omosessuali. A maggior ragione rifiuta il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
“Vorrei dire al sinodo che l’amore omosessuale è un amore famigliare, che ha bisogno della famiglia. Ognuno, anche gli omosessuali, le lesbiche e i transessuali, ha nel suo cuore un desiderio d’amore e di famiglia”, afferma il prete polacco. “Il clero – aggiunge Charamsa nell’edizione polacca di Newsweek – è in larga parte omosessuale e, disgraziatamente, anche omofobo fino alla paranoia, perché paralizzato dalla mancanza di accettazione del suo stesso orientamento sessuale”.
Sull’aereo che lo riportava dal Brasile, nel 2013, poco dopo la sua elezione, papa Francesco aveva dichiarato: “Se una persona è omosessuale e cerca veramente il Signore, chi sono io per giudicarla?”
Un altro punto di disaccordo tra i vescovi, emerso dal sinodo del 2014, riguarda i divorziati risposati civilmente, oggi in linea di massima esclusi dall’accesso ai sacramenti. I 360 prelati hanno tempo fino al 24 ottobre per discuterne, giorno in cui si pronunceranno per mezzo del rapporto che avrà redatto una commissione di dieci tra di essi, scelti dal papa.
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Testo originale: Le synode du Vatican sur la famille s’ouvre dans une ambiance tendue