Il coming out di padre Pierre, i suoi parrocchiani e l’anima dalla sua chiesa
Articolo di Marije van Beek pubblicato sul sito Trouw (Olanda) il 2 aprile 2019, liberamente tradotto da Innocenzo
I fedeli della parrocchia cattolica olandese della Vredeskerk (chiesa della pace) di Amsterdam sono rimasti sconvolti dal fatto che il loro sacerdote, Pierre Valkering, sia stato allontanato dopo il suo coming out pubblico.
Nella piccola cappella oscura della Vredeskerk (Chiesa della Pace) di Amsterdam, una dozzina di parrocchiani partecipa alla Messa del pomeriggio. Ma il grande assente è il sacerdote Pierre Valkering, che è stato parroco per venticinque anni.
Domenica padre Valkering ha fatto coming out, presentando un libro sulla sua vita, in cui scrive in dettaglio e parla con semplicità della sua omosessualità. Già lunedì il vescovo Jos Punt gli ha detto di dimettersi per il momento, da parroco. Padre Gerard Noom è il suo sostituto, oggi non ha menzionato padre Valkering, nemmeno nella preghiera.
Qui nella chiesa silenziosa, il suono delle auto sembra provenire da molto lontano. Una signora con i capelli grigi respira pesantemente, il suo sospirare risuona ripetutamente.
Finita la funzione i parrocchiani indugiano in chiesa. La famiglia indonesiana Lobo, che è venuta in parrocchia con i loro quattro figli è molto triste. Parlando l’uno con l’altro, i fratelli non fanno che parlare di padre “Pierre”, che chiamano così. “E’ fantastico“, dice uno di loro, “E’ davvero buono e dolce,” dice l’altro. E’ il sacerdote che ha battezzato e sposato i loro figli ed ha celebrato il funerale dei loro vecchi genitori.
Fermatevi!
Una delle sorelle Lobo è proprio sul retro della chiesa quando una signora, con un abito blu lavanda, arriva correndo ed agitando entrambe le braccia. “Stop!“, Urla, ripetutamente. È la segretaria parrocchiale Elly Visser. Sembra che abbia appena appena appeso un avviso in bacheca, per chiedere ai parrocchiani di non parlare di questa vicenda. Il consiglio locale della Chiesa, non vuole che parlino con la stampa. Ma senza alcun risultato. Quando se ne va, i fratelli cominciano a brontolare che non saranno messi a tacere.
Frank Lobo – abito nero e occhiali colorati – si presenta. Dice che ha 81 anni. “Sono vecchio come la regina Beatrice d’Olanda“. Frank Lobo è d’accordo con la chiesa che ha sospeso padre Valkering, racconta più tardi al telefono. Ma allo stesso tempo, è terribilmente dispiaciuto: “padre Pierre è l’anima di questa parrocchia“, dice. “Mi ha sempre aiutato quando ho avuto bisogno di aiuto. E’ davvero pazzesco essere qui ora che lui non c’è. Abbiamo perso non solo un sacerdote, ma anche l’anima di questo luogo“.
Lobo c’era domenica scorsa. In una Chiesa piena – ci saranno state 700 persone – quando il sacerdote ha voluto raccontare la sua storia. Lobo sapeva che il suo prete era omosessuale.”E questo non è un problema per me. Ma sul giornale ho letto che l’ha praticata, che ha visitato stanze oscure e saune gay”.
Cosa raccomanderebbe al suo al suo amato sacerdote? “Di allontanare il diavolo che è dentro di lui. Perché il diavolo il male lo fa solo perché è in ognuno di noi.”
Fuori Loes van Luijk (81 anni) mette la sua bicicletta contro la recinzione della chiesa. Viene qui per insegnare l’olandese ai rifugiati e ai migranti. Poi torna il segretario parrocchiale Visser e ci impedisce di parlargli.
Van Luijk racconta, con calma, al telefono la sua storia. Loda il coming-out del sacerdote e dice che lo trova “giusto“. “Ha avuto tanta forza e coraggio“, afferma. Gli chiedo se il sapere delle scappatelle sessuali del suo prete non gli ha creato problemi: “No, perché se devi uscire alla luce del sole, devi essere sincero.”
Testo originale: Zonder priester Pierre Valkering ‘is de ziel uit de kerk’