Scheda di Luciano Ragusa proposta durante il cineforum del Guado di Milano il 10 Giugno 2016 per mostrare come il cinema italiano del nuovo millennio affronta le tematiche LGBT
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Note di regia. Al fine di meglio comprendere l’opera mi sembra opportuno proporre alcune delle note di regia estrapolate da alcune interviste che Marco Filiberti rilasciò durante le diverse proiezioni del film.
«Nel mio secondo lungometraggio, Il Compleanno, due sono le cellule sulle quali ho costruito il progetto: la luce abbagliante della spiaggia di Sabaudia, percepita come figura di una bellezza che stordisce ma non rivela, e un accostamento profondo con il mito scandaloso di Tristano e Isotta riletto da Wagner, espressione dell’ineluttabilità del destino attraverso i percorsi dell’inconscio».
«La cornice naturale del Circeo, pregnante di suggestioni epiche e mitologiche, intrise di seduzione, come quella subita da Ulisse da parte della maga Circe, evoca anche una dimensione culturale che qui ha visto nascere alcune significative opere di artisti quali Pasolini, Moravia e Bertolucci, trattenendo in sé una nostalgia che riporta i protagonisti del film alla loro adolescenza, ma anche, indirettamente, all’ultimo momento possibile per una classe intellettuale di penetrare nel tessuto sociale.
Per cui si può affermare che il fascino mediterraneo dell’assolato meriggio del litorale di Sabaudia si intreccia nel film con un mito decisamente mitteleuropeo il binomio Amore Morte, eternato da Wagner nel Tristano e Isotta che è il leitmotiv drammaturgico e musicale della storia».
«Il ‘colore’ del film è quello del dramma, la sintassi è quella del mélo. Quindi la definizione di melodramma mi sembra davvero pertinente, anzi parlerei di mélo contemporaneo perché, all’interno di una dialettica melodrammatica sentita e attuata scrupolosamente (il film lo sento come un omaggio a Douglas Sirk) ho proceduto tutto in sottrazione, verso l’abisso di silenzio e omertà che definisce il clima del film».
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Due note di merito
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Maria De Demeiros: attrice e regista portoghese nata nel 1965 è stata spesso coinvolta, per via di un volto molto particolare, in produzioni sia europee che americane. Le sue interpretazioni più famose sono: Anais Nin, nel film Henry e June di Philip Kaufman (1990); Fabienne, fidanzata di Bucht (Bruce Willis), in Pulp Fiction di Quentin Tarantino (1994); Eleonora in Il resto di niente di Antonietta De Lillo (2003) e infine Laura Betti, nel film Pasolini di Abel Ferrara (2014).
Piera Degli Esposti: carriera immensa per una delle attrici viventi più importanti del teatro e del cinema italiano. Pasolini, Zampa, Moretti, Wertmuller, Bellocchio, Tornatore e Piccioni sono solo alcuni dei grandi registi che hanno richiesto la sua presenza nelle loro pellicole. Vince tutti i premi cinematografici più importanti del panorama cinematografico italiano: Nastro d’argrnto, David di Donatello, Globo d’oro, Premio Flaiano. La parte più importante della sua carriera riguarda però il teatro dove si è cimentata anche nella regia di opere come: Lodoletta di Pietro Mascagni; La notte di un nevrastenico di Nino Rota; La voce umana di Francis Poulenc. Si tratta di due attrici incredibili a cui, malgrado il poco spazio, è davvero necessario tributare un omaggio.
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Il compleanno
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Seconda pellicola del regista Marco Filiberti esce in anteprima alla 66° mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano. Nelle sale cinematografiche arriva il 28 maggio del 2010 riscuotendo un discreto successo di pubblico e d’incasso nonostante i problemi di distribuzione (sono solo 14, infatti, le sale che, in tutto il territorio nazionale, lo mettono in cartellone). A parte la scena iniziale girata al teatro Pergolesi di Jesi, il film è interamente costruito sul litorale laziale, in particolar modo la spiaggia di Sabaudia e nella zona del Circeo.
La visione in anteprima a Venezia fu preceduta da una polemica sterile circa l’opportunità di considerare la pellicola un film a tematica gay, contesa che costrinse il regista a proteggere la propria opera cercando di dimostrare che se al posto del ragazzo gay che irrompe nella storia, ci fosse stata una ragazza, il risultato non sarebbe cambiato.
Rispettando il parere del regista credo che il film possa essere annoverato tra quelli a tematica gay, non solo perché è intriso di omoerotismo, ma soprattutto perché il ragazzo non è solo emblema della bellezza, della quale tutti potrebbero innamorasi, ma rappresenta un forma di omosessualità cosciente con cui i protagonisti devono fare i conti.
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Trama
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Due coppie di amici, Matteo e Francesca, Diego e Shary, decidono di condividere una vacanza in una casa situata nei pressi del Circeo: la prima vive una relazione tutto sommato solida (Matteo di professione fa lo psicoanalista) e ha una bambina di cinque anni di nome Elena; Diego, avvocato suo malgrado, vive invece un rapporto passionale ma instabile con Shary, ragazza americana messa incinta molto presto dalla quale ha avuto un figlio, David, che abita negli Stati Uniti da anni e che li raggiungerà per le vacanze. Sarà proprio l’arrivo del ragazzo a creare turbamento prima in Matteo, costretto a fare i conti con un’omosessualità latente, e successivamente in tutto il gruppo.
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Scheda del film
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Regia: Marco Filiberti.
Soggetto: Marco Filiberti.
Sceneggiatura: Marco Filiberti, Deborah Furia .
Fotografia: Roberta Allegrini.
Musiche: Andrea Chenna.
Montaggio: Valentina Girolo.
Scenografia:Livia Borgognoni .
Costumista: Isabelle Cailaud, Eva Coen,
Interpreti: Alessandro Gasmann (Diego), Maria De Medeiros (Francesca), Massimo Poggio (Matteo), Michela Cescon (Shary), Tristo Jivcov (Leonard), Thyago Alves (David), Piera Degli Esposti (Giuliana).
Paese di produzione: Italia.
Distribuzione Ven Zero s.r.l.: .
Produttore: Gianluca Leurini, Caroline Locardi, Agnes Trincal.
Anno: 2009.