Il conflitto di due “fratelli di sangue”. Radu, il fratello “queer” di Dracula
Testo di Dion Overtoun pubblicato sul suo blog Frightful/Filthy (Stati Uniti) il 26 giugno 2020, molto liberamente tradotto da Innocenzo Pontillo
Immagina di essere nel XV secolo e di essere il fratello di Dracula. Immagina di essere lo stesso ragazzo, ma che il sultano Maometto II sia il tuo amante.
“Cel Frumos“, che in rumeno vuol dire “il bello”, era il nome con cui fu soprannominato il fratello minore di Vlad III Dracul, conosciuto come Dracula (l’impalatore).
Radu “cel Frumos” fu Voivoda (principe) di Valacchia (in Romania) per un bel po’ (dal 1462 al 1463, dal 1473 al 1474 e dal 1474 al 1475), anche se in quei tempi convulsi era un titolo che cambiava spesso proprietà, tra le mani insanguinate dei nobili del tempo.
Il fatto che non abbiamo ancora visto un film di Dracula in cui suo fratello minore Radu sia un personaggio importante, o almeno menzionato, è un vero peccato. Potrebbe certamente essere la fonte di molte storie drammatiche: infatti quando suo fratello Vlad III Dracul mostrò che non avrebbe cessato di essere un problema per l’impero ottomano (un modo gentile per descrivere la politica di Vlad fatta di terra bruciata nei confronti degli ottomani, che impalava per terrorizzarli), il Sultano decise di mandargli contro suo fratello Radu, per combatterlo.
Immagina di essere questo ragazzo: il tuo fratello maggiore è Dracula e c’è ormai un abisso insormontabile che ti separa da lui, i suoi occhi ti vedono con disgusto e repulsione. Quando ti catturerà, ti ucciderà insieme ai tuoi soldati e anche tu non faresti fare una morte diversa, a lui e ai suoi uomini.
Ma tu per lui sei peggio di un invasore o di un pretendente al trono, sei un traditore. Eri il suo fratellino e hai tradito tutto ciò che rappresentavi. Hai tradito il vostro paese (diventando l’amante di chi vuole sottometterlo), il tuo popolo (diventando un alleato degli ottomani), la tua stessa religione (diventando mussulmano), hai tradito tutto. Quando tuo fratello maggiore Dracula ti catturerà, vorrai essere morto da molto tempo.
Immagina di essere questo ragazzo: sei conosciuto come una persona gentile. Sei noto per essere bello (come “cel Frumos”, il bello), con una buona personalità e un modo di fare vincente. Tuo fratello Vlad III Dracul è invece noto per aver massacrato chiunque si mettesse sulla sua strada. Tuo fratello (in Valacchia) è il signore della guerra brutale, in un’epoca di grande brutalità. Tuo fratello è un Dracul, “il diavolo“.
Immagina di essere un ragazzo e di combattere Dracula. Sarai infatti uno di coloro che contribuirà alla sua caduta. Non lo giustizierai o non lo sconfiggerai sul campo di battaglia, ma a causa dei tuoi sforzi, in parte attraverso i tuoi continui attacchi e in parte attraverso la diplomazia, sará costretto a fuggire. Quando fuggirà, sarà tradito e arrestato.
Immagina di essere quel ragazzo, che sarà relegato in una nota a piè di pagina nei libri di storia. Mentre Vlad III Dracul diventerà un eroe romantico nella letteratura gotica, mentre tu sarai descritto come una macchietta, soprattutto quando la gente si ricorderà di te, di Radu “il Bello”, come il fratello gay e traditore di Dracula.
Eppure anche Radu “cel Frumos” (il bello) ebbe una vita piuttosto tumultuosa, che era il prezzo che ogni nobile rumeno doveva pagare per avere la possibilità di non coltivare rape per tutta la vita.
Quando era solo un bambino, suo padre, Vlad II Dracul (noto come “Vlad il Diavolo”) andò a giurare fedeltà all’Impero Ottomano.
Ma quando i suoi tentativi di mantenersi equidistante tra le due potenze dell’epoca fallirono, gli ottomani furono i primi a scagliarsi contro di lui. Vlad II dovette pagare a loro pesanti tributi e promettere di non aiutare i nemici degli ottomani. Suppongo che gli abbiano fatto dire “… e questa volta lo dico sul serio!’, visto che aveva già fatto lo stesso giuramento quando era salito al potere.
Il colpo più grande lo ricevette fu quando fu costretto a lasciare in ostaggio i suoi due giovani figli, Vlad e Radu, nella fortezza ottomana di Edirne. Convocato dal Sultano ottomano, li aveva portati con sé, ed ebbe l’audacia di sembrare scioccato dal fatto che gli ottomani volessero trattenerli come ostaggi presso di loro, non fidandosi di lui.
Forse il fatto che, una volta ritornato in patria, andò subito a sostenere una nuova crociata contro gli ottomani, mentre i suoi figli erano ancora prigionieri del Sultano, nasceva dalla convinzione che sarebbero stati subito uccisi.
Vlad forse considerò suo fratello Radu molto simile al bambino di Narnia, che si alleò con la strega in cambio dei dolci dei turchi, dopo un discusso evento che vide coinvolto il giovane Sultano, che era molto attratto dal giovane Radu.
Il sultano Maometto II aveva cercato di corteggiarlo un po’ e alla fine lo aveva portato nelle sue stanze private. Lì aveva cercato di abusare di Radu, che aveva risposto a questo assalto aprendo rassegnatamente le gambe da cui aveva tirato fuori un coltello, con cui pugnalò alla coscia l’uomo più potente del mondo. Poi si arrampicò su un albero da cui, secondo alcuni testimoni, non scese fino a quando il sultano non arrivò zoppicato e gli promise che non lo avrebbe punito.
Qualunque scusa Maometto II abbia offerto al giovane Radu per giustificare il tentativo di stupro, deve essere stata una scusa dannatamente buona, perché non passò molto tempo che il sultano e Radu divennero amici intimi. Forse Radu decise di essere politicamente più accorto, o forse dopo il grave accoltellamento era stato punito e picchiato a sufficienza. Forse c’era stata una combinazione di entrambe le cose. In ogni caso, Radu divenne il favorito del sultano Maometto II ed una figura importante nella sua corte, i due iniziarono a trascorrere molto tempo, sia di giorno che di notte, facendosi reciproca compagnia.
Radu fu sostenuto dal Sultano nella sua campagna per strappare il trono di Valacchia al fratello. Cavalcò a fianco di Maometto II, che aveva deciso di guidare personalmente l’assalto contro Vlad III Dracul che, ritornato in Transilvania, aveva cominciato ad attaccare gli ottomani.
Vlad III rispose a questo nuovo attacco ottomano in una maniera spaventosa. Radu fu tra coloro che ebbero modo di contemplare l’orribile vista di 20.000 ottomani impalati fuori di Târgoviște. Come la maggior parte dei numeri associati alle imprese di Dracula, sono numeri quasi certamente esagerati. Ma è davvero importante? Una sola persona impalata è già una di troppo e Vlad III Dracul era ambizioso. Per quanto sia una cifra (in)esatta, era comunque un’enorme quantità di esseri umani, morti o morenti, che essi videro contorcersi nella loro sofferenza o mentre venivano beccati dai corvi. Conteplarono un vero inferno e fecero un tuffo nella profonda disumanità degli umani. Gli ottomani tornarono indietro per ricongiungersi al grosso dell’esercito, completamente inorriditi da quella vista.
Avrebbero potuto vincere. La guardia personale dei giannizzeri di Maometto II era molto più numerosa dell’intero esercito di Vlad III. Sia il sultano Maometto II che Radu avevano studiato la tattica militare ed erano cavalieri eccellenti. Ma a quella vista, si girarono e andarono via. Questo è il potere della guerra psicologica.
Vlad III continuò negli anni seguenti ad essere impossibile da controllare per gli ottomani, che continuarono a fare di tutto per sradicarne il potere, sino alla sua morte. […]
Qualunque cosa ci sia da dire su questa storia, finisce per entrambi allo stesso modo: Vlad III morì combattendo, mentre suo fratello Radu probabilmente venne fatto uccidere da suo genero.
Sua figlia, Maria, divenne la quarta moglie del grande principe moldavo Stefano II, contro il quale Radu aveva lottato nel passato. La storia non ci dice cosa sentisse davvero la sua adorabile figlia nei confronti del marito che gli aveva ucciso il padre, ma considerando quanto fosse potente e benvoluto Stefano II, credo di non sbagliare dicendo che “lei di certo questo problema l’aveva superato“.
È una fine piuttosto deludente, non è vero?
Tuo fratello è Dracula, il tuo amante è l’uomo più potente del mondo… e alla fine cadi per un banale tradimento. C’è una grande tragedia nascosta nella storia di Vlad e Radu. […]. Perché non possiamo fare un film di Dracula su Radu?
Sarebbe un film di nicchia, ma sarebbe molto interessante vedere come un uomo piuttosto queer abbia cercato di uccidere il suo fratello maggiore, che era molto più popolare di lui, perché si era trasformato in un demone.
Radu sapeva che il suo fratello maggiore Vlad III era migliore di lui e lo era sempre stato. Vlad era più forte di lui, più virile, più vizioso, più brutale. Questi sono stati i mezzi con cui si era guadagnato il potere è con cui governò la loro madrepatria, e lo resteranno per secoli. È fu un bene che Vlad tornò per diventare il nuovo Voivoda (principe) di Valacchia, mentre Radu rimase a fianco del suo amante.
Spesso si discute oggi su quali fossero le loro opinioni su come governare la Valacchia e la Transilvania, la terra in cui erano nati. Ma, storicamente parlando, i loro obiettivi erano gli stessi: entrambi amavano la loro patria e volevano il meglio per essa. Vlad pensava però che l’indipendenza dall’Impero Ottomano fosse la cosa migliore, mentre Radu credeva che l’Impero Ottomano li avrebbe aiutati e mantenuti al sicuro dal costante pericolo di essere invasi e dall’instabilità che tormentava, in quel tempo immemorabile, tutta la regione.
Comunque sia l’Impero Ottomano è il vero protagonista di questa storia, che racconta il contrasto di un fratello minore con il maggiore. […] Ma ancora di più ci ricorda che Vlad III Dracul “l’impalatore”, per tutte le storie, per tutti gli incubi che ha ispirato e continua a ispirare sui media, era semplicemente un essere umano. Aveva una famiglia. Aveva fratelli. Era una persona reale. E questa è la cosa più spaventosa di tutte, non credete?
Per quanto spettrale possa essere la figura di Dracula non ha nulla di Vlad III, perché Vlad era reale, mentre Dracula non è altro che una metafora sessuale, figlia dell’era vittoriana.
Radu “cel Frumos” (Il bello) era imparentato con Dracula e gli disse: “Metterò fine alla tua vita”, che non è mai una cosa bella da dire. Altro che Van Hellsing, Radu “il queer” è stato colui che ha combattuto davvero Dracula, suo fratello.
Testo originale: The queer brother nobody cares Dracula had