Il Consiglio pastorale LGBT dell’Arcidiocesi di Westminster: “il papa sulle unioni civili ha rotto un tabù”
Comunicato stampa del Consiglio Pastorale dei Cattolici LGBT+ dell’Arcidiocesi di Westminster (Gran Bretagna), diffuso il 21 ottobre 2020 e liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il nostro consiglio pastorale accoglie con gioia l’ultima dichiarazione di papa Francesco sulle unioni fra persone omosessuali e sul loro diritto a far parte di una famiglia, espresse nel documentario intitolato Francesco, uscito oggi stesso [21 ottobre].
Il Pontefice, pur non discostandosi dalle posizioni dottrinali vaticane sul genere e la sessualità, ha rotto un tabù, proclamando il diritto delle persone LGBT+ a formare una famiglia.
La posizione di Francesco sulle unioni civili, in realtà, non è nuova. Nel 2010, quando era arcivescovo di Buenos Aires, propose ai vescovi argentini di sostenere una futura legge sulle unioni civili, in modo da evitare che passasse il matrimonio omosessuale. A quanto pare, quella fu la prima volta in cui fu messo in minoranza dalla Conferenza Episcopale Argentina! Ciò che è nuovo, e che compare nel film, è la sua affermazione del diritto delle coppie omosessuali “a essere una famiglia”, confermando così le sue parole rivolte a un uomo gay italiano [Andrea Rubera], che assieme al suo compagno ha tre figli.
La Chiesa Cattolica rigetta il matrimonio omosessuale, in quanto esso si situa al di fuori della sua dottrina sacramentale, secondo cui il matrimonio non può che essere tra un uomo e una donna; tuttavia, al suo interno vediamo un’accettazione sempre più ampia delle unioni civili.
La dichiarazione di papa Francesco si può valutare in due modi: per prima cosa, essa conferma la dottrina cattolica così com’è delineata nel Catechismo: “[Gli omosessuali] devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione”; in secondo luogo, le parole del Papa ribadiscono alle persone LGBT+ cattoliche che sono a casa loro a Messa e nella vita della Chiesa.
Nel 2014 i vescovi di Inghilterra e Galles hanno riconosciuto il valore sociale delle unioni civili omosessuali, in risposta alla consultazione lanciata dal governo britannico sul futuro delle unioni civili.
Pur non essendo autorizzate le benedizioni di tali unioni, a livello di ordinaria pastorale parrocchiale le cerimonie di ringraziamento sono sempre più comuni. Le comunità LGBT+ cattoliche hanno al loro interno persone unite civilmente, altre sposate, alcune che hanno preso l’impegno del celibato, e altre che rimangono semplicemente single.
Testo originale: LGBT+ Catholics Westminster Welcome Pope Francis Latest Affirmation