Il contemplativo erotico. Quando la spiritualità incontra la sessualità
Riflessioni di Eric L. Hays-Strom* pubblicate sul blog Jesus in Love (Stati Uniti) il 21 ottobre 2009, liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Non avevo mai pensato alla relazione tra sessualità e spiritualità, fino a qualche anno fa. Anche se le due parole si avvicinano e si uniscono, il mio primo pensiero, anzi il mio unico pensiero, era che comunque erano totalmente estranee l’una all’altra.
Iniziai a cambiare idea nel gennaio del 2000, quando noi tre partimmo per un viaggio verso la California meridionale: io e Scott, assieme alla nostra migliore amica, Karla, stavamo andando ad un meeting a Palm Springs. Mentre eravamo lì, cogliemmo l’occasione per visitare la sede della nostra denominazione ecclesiastica, la Compagnia Universale, affiliata alla Chiesa della Comunità Metropolitana.
Mentre esploravamo le risorse disponibili, abbiamo scoperto una serie di nastri su spiritualità e sessualità, The Erotic Contemplative (Il contemplativo erotico) di Michael Bernard Kelly. Rimasi immediatamente intrigato. Durante il nostro viaggio verso casa da Los Angeles a Omaha iniziammo ad ascoltare le cassette e a discutere gli argomenti della guida acclusa ai nastri. Quella fu probabilmente tra le discussioni più intime riguardo a sesso, sessualità e spiritualità che abbia mai avuto. Ad un certo punto mi ricordo di essere entrato in dettagli estremi rispondendo ad una domanda di Karla, “Cosa fanno due uomini gay quando fanno sesso?”. Il sesso orale per lei era ovvio, ma cos’altro? E così gliel’ho detto!
Le cassette, e quella discussione, furono per me l’inizio di una ricerca per unire la mia sessualità e la mia spiritualità, sebbene, in realtà, ora sappia che sono state sempre intrecciate. La mia ricerca cominciò col capire questa relazione. Sono comunque ancora lontano dall’averla terminata.
Questa ricerca mi ha aperto a nuove esperienze del sacro, riguardo alla spiritualità e all’esplorazione dell’espressione sessuale. Il mio primo pensiero è stato che, nei legami d’amore, nessuna esperienza sessuale può essere tabù finché entrambe le parti sono d’accordo e non si fa del male a nessuno. Se voglio esplorare qualcosa di mai provato prima, e se Scott è d’accordo, allora lo facciamo. Decidiamo semplicemente che alcune cose non sono per noi. Altre lo sono.
Questa libertà nell’esperienza sessuale si deve trovare esclusivamente entro i confini della nostra relazione. Rimaniamo fedeli all’altro anche se, di tanto in tanto, abbiamo discusso la possibilità di includere un altro nel nostro amore.
Nel corso degli anni il nostro amore è salito a un livello completamente nuovo quando volutamente abbiamo invitato Dio ad essere presente per noi e con noi: vale a dire che, quando siamo in preghiera, invitiamo la Divina Presenza di Dio a benedire il nostro sesso e ad unirsi a noi nel nostro amore. Nel mio blog ( http://scottneric.com/ ) ho raccontato molte esperienze della mia vita in cui ho riconosciuto la presenza di Dio, sia come Padre che nella persona di Gesù o in quella dello Spirito Santo. Così, nel mio stesso cuore, e nella mia anima, conosco la presenza estatica del Divino.
Comunque, c’è un’esperienza di cui non ho mai scritto da nessun’altra parte. Essa coinvolge l’intersezione dell’estatico con l’erotico, un’esperienza della Presenza Divina diversa da qualsiasi altra io abbia mai fatto. Poco dopo aver iniziato ad invitare la Presenza Divina ad essere con noi durante l’atto sessuale, ho notato che entrambi, Scott e io, diventavamo molto più consapevoli dei rispettivi corpi e molto più concentrati nel trovare le aree che all’altro piaceva fossero stimolate. Un giorno ci prendemmo un pigro pomeriggio di primavera tutto per noi per, a dirla eufemisticamente, Giocare. Con la G maiuscola.
Dopo un po’ di tempo di esplorazioni intime, ho invitato Scott ad entrare dentro di me. Ci sono diverse possibili posizioni per farlo, ma una o due sono perfette per un’intimità più amorevole. Scott scelse una di queste: mi avvolse nelle sue braccia e io mi arresi all’intimità del momento. Pregai, ringraziando Dio della sua presenza e per avere fatto entrare Scott nella mia vita.
Mentre pregavo, la consapevolezza della Divina Presenza di Dio mi permeava. Sapevo che Gesù era con noi e si univa a noi nel nostro fare l’amore. Ogni mio senso era accresciuto. Ho sentito squisitamente le carezze delle nostre mani, ho sentito l’odore di un profumo che era inebriante oltre ogni immaginazione. Ho sentito battere il cuore di Scott, il mio cuore… un altro cuore. E sebbene i miei occhi fossero chiusi, mi sembrava che una luce lieve scintillasse proprio davanti a me.
Proprio al momento del massimo godimento, tutto il resto svanì, ad eccezione di un sentimento incommensurabile di amore come mai avevo sentito prima. Mi sentivo preso dalle braccia di Scott, circondato amorevolmente, il mio respiro si fermò per quel che mi sembrò un’eternità. Scott ed io ci dicemmo in seguito che il nostro amore non era mai durato così a lungo.
Da quel giorno ho desiderato molte di quelle esperienze. Mentre ho sentito la Divina Presenza di Dio in numerose occasioni mentre io e Scott facevamo l’amore, nessuna ha mai eguagliato quella, veramente speciale, in cui il tempo si fermò.
.
*Eric L. Hays-Strom ha condotto una vita molto varia e colorita: tra le altre cose, ha vissuto in Kenya come studente per uno scambio studentesco e ha servito nell’esercito degli Stati Uniti. Ha ottenuto un Masters Degree in “Vita e culto cattolici” alla St. Meinrad School of Theology nell’Indiana. Lui e suo marito, Scott, vivono in Iowa.
.
Testo originale: An Erotic Encounter With the Divine