Il contributo alla discussione sulla benedizione delle unioni omosessuali della pastorale arcobaleno austriaca
Articolo pubblicato sul sito della Regenbogen Pastoral Osterreich (Pastorale Arcobaleno Cattolica Austriaca) il 28 gennaio 2021, liberamente tradotto da Sara Pasini
La Chiesa può dare la sua benedizione alle coppie omosessuali? Il teologo Martin M. Lintner ha tenuto una conferenza informativa per un pubblico proveniente da Austria, Svizzera, Germania e Sudtirolo, in occasione di un evento online organizzato dalla Rregenbogen pastoral Österreich (Pastorale Arcobaleno Austriaca).
Nelle ultime settimane, diverse fonti e pubblicazioni della Chiesa in Germania e in Austria si sono soffermate sul tema della “benedizione delle unioni omosessuali”.
La Pastorale Arcobaleno, che si occupa in particolare della cura pastorale delle persone con diversi orientamenti sessuali, ha discusso la scorsa settimana gli ultimi sviluppi presso l’Accademia Arcobaleno.
Il punto di partenza per il relatore, il professor Martin M. Lintner, teologo morale dello Studio Teologico Accademico di Bressanone ed esperto riconosciuto a livello europeo sul tema della morale sessuale, sono state le dichiarazioni di papa Francesco, che si è espresso a favore della tutela civile delle coppie omosessuali.
Nonostante molti non vedano ancora alcun cambiamento, all’interno della Chiesa, dopo queste dichiarazioni, Lintner invece intravede un cambiamento, che però “non si è ancora verificato in tutta chiarezza”.
Lintner ha illustrato la situazione in Germania, che di recente è stata ulteriormente animata dall’annuncio dei risultati di un processo di consultazione della diocesi di Limburgo: secondo quanto emerso, su 38 teologi interpellati, 32 hanno risposto favorevolmente a un progetto che prevede la benedizione per le coppie che non possono sposarsi cattolicamente, ad esempio i divorziati in seconde nozze o le coppie omosessuali.
Lintner ha anche indicato il modello per questa eventuale funzione su proposta dell’esperto di liturgia di Linz Ewald Volgger, e commissionato dall’Istituto liturgico austriaco. Questo modello è stato realizzato nel corso del processo di riflessione sul tema avviato dalla Commissione Liturgica per l’Austria (a nome del suo presidente di allora).
Tuttavia, Lintner non ha nascosto le argomentazioni, le opinioni e gli atteggiamenti contrari, come quelli del teologo dogmatico tedesco Karl-Heinz Menke, o del pubblicista Bernhard Meuser. Lintner si è soffermato a lungo su un’omelia fortemente controversa del vescovo di Passau Stefan Oster, in occasione della festa della Sacra Famiglia, in cui ha citato l’insegnamento della Chiesa, che rimane invariato, secondo cui gli atti omosessuali sono peccaminosi, e si è rivolto alle persone intersessuali, transessuali e omosessuali con i termini “menomazione” e “mancanza”.
Al termine della sua conferenza, e prima di un vivace dibattito, il teologo sudtirolese ha espresso la speranza che questa non sia l’ultima parola della Chiesa su questo tema, e che i cambiamenti sono sicuramente possibili. Una speranza condivisa anche da Franz Harant, direttore della Pastorale Arcobaleno Austriaca.
Testo originale: Umgang mit homosexuellen Paaren: “Noch nicht das letzte Wort der Kirche”