Il Cristo erotico. Il peccato come sfruttamento, la grazia come reciprocità
Riflessioni teologiche del rev. Patrick S. Cheng* pubblicate sul blog jesusinlove.blogspot (Stati Uniti) il 17 novembre 2010, liberamente tradotte da Andrea D
Il primo modello cristologico di peccato e grazia per per le persone lesbiche, gay, bisex e trans è il Cristo Erotico. Secondo Audre Lorde, scrittrice lesbica femminista nera, l’erotico riguarda la relazionalità e il desiderio per l’altro; è il potere che sorge dal “condividere a fondo” con un’altra persona.
L’erotico è “condividere la nostra gioia nella soddisfazione” dell’altro, piuttosto che usare l’altro come mero “oggetto di soddisfazione”2. Il Cristo Erotico sorge dalla realtà che Gesù, il Verbo fatto carne, è l’effettiva incarnazione dei desideri più profondi di Dio per noi.
Gesù scese dal cielo non per un’auto-gratificazione divina, ma per noi e la nostra salvezza . Nei vangeli Gesù mostra spesso il suo amore per tutti quelli con cui entra in contatto, anche fisico. Usa il contatto fisico per curare malattie e disabilità e permette che il discepolo amato si adagi sul proprio petto durante l’ultima cena.
A sua volta Gesù è toccato fisicamente da molte delle persone che lo incontrano. È toccato dall’emorroissa che sperava di guarire grazie ai suoi poteri. È unto con un olio prezioso dalla donna di Betania. Dopo la resurrezione Gesù lascia che Tommaso metta il dito nei segni dei chiodi e la mano nel costato. Tutte queste interazioni fisiche sono manifestazioni dell’amore di Dio per noi, e il nostro amore reciproco per Dio, per mezzo del Cristo Erotico.
Carter Heyward, teologa lesbica e sacerdote episcopale, ha scritto del Cristo Erotico nel contesto del “carattere radicalmente mutuale” della vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Per Heyward il significato di Gesù non risiede solo nel suo toccare gli altri (sia fisicamente che in altri modi), ma anche nel suo essere “guarito, liberato e trasformato” da chi ha incontrato. Questo potere di mutua relazione non è qualcosa che esiste esclusivamente nella relazione trinitaria tra Dio, Gesù e lo Spirito Santo. È invece presente in ciascuno che ha “amato, resistito, sofferto, perso”3.
Il Peccato: sfruttamento
Allora cosa sono peccato e grazia alla luce del Cristo Erotico? Se il Cristo Erotico lo concepiamo come il più profondo desiderio di Dio di essere in relazione con noi, il peccato (opposto al Cristo Erotico) è lo sfruttamento, la completa mancanza di reciprocità o di preoccupazioni per i bisogni e i desideri altrui. Per molti il peccato nel contesto del Cristo Erotico assume la forma delle pratiche sessuali in cui il partner è trattato come un mero oggetto di gratificazione o comunque meno di una persona (ad esempio il sesso che deriva da dipendenza).
Queste persone, in particolare chi convive con la dipendenza sessuale e/o una bassa autostima, si imbarcano in rapporti anonimi, insicuri e/o alimentati da droghe nei quali la preoccupazione principale, se non l’unica, è l’auto-gratificazione. Il/i partner del sesso-dipendente sono ridotti a strumenti di stimolazione e non visti come esseri umani in se stessi. Questo è il peccato dello sfruttamento all’opera: usare il partner come oggetto di stimolazione e non come una persona.
La Grazia: reciprocità
La grazia nel contesto del Cristo Erotico è quindi reciprocità, o la profonda consapevolezza dell’essere in relazione con l’altro. Lorde scrive che la grazia può assumere la forma di una cosa semplice come “la condivisione profonda di qualunque attività con un altra persona”, anche il ballo4.
Per Heyward la grazia del Cristo Erotico si concretizza necessariamente nella “giustizia-amore” e nella condivisione “della terra e delle risorse vitali per la nostra sopravvivenza e felicità come persone e creature”5.
La grazia della reciprocità è capire che siamo tutti connessi intimamente l’uno all’altro e al creato. Si esige un certo impegno per cambiare il nostro modo di vedere e interagire col mondo, da una prospettiva sociale, politica e sessuale.
La grazia della reciprocità è un dono che ci permette di sentire una connessione autentica con gli altri e con Dio.
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2 Vedi Audre Lorde, “Uses of the Erotic: The Erotic as Power” in Sexuality and te Sacred: Sources for Theological Reflection, ed. Marvin M. Ellison and Kelly Brown Douglas, 2nd ed. (Louisville, KY: Westminster/John Knox Press, 2010), 75,77
3 Vedi Cartet Heyward, Saving Jesus from Those Who Are Right: Rethinking what It Means to Be Christian (Minneapolis: Fortress Press, 1999), 74. Vedi anche Carter Heyward, Touching Our Strength: the Erotic as Power and the Love of God (New York: HarperSanFrancisco, 1989)
4 Vedi Lorde, “Uses of the Erotic”, 75
5 Vedi Heyward, Saving Jesus from Those Who Are Right.
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* “Rethinking Sin and Grace for LGBT People Today” (Ripensare il peccato e la grazia per le persone LGBT oggi) è un testo del Rev. Patrick S. Cheng, che è stato pubblicato suddiviso in cinque brevi brani intitolati: il Cristo erotico (il peccato come sfruttamento, la grazia come reciprocità); il Cristo rivelato (il peccato come nascondimento, la grazia del coming out); il Cristo liberatore (il peccato come apatia, la grazia, come attivismo); il Cristo trasgressivo (il peccato come conformità; la grazia come devianza): il Cristo ibrido (il peccato come singolarità, la grazia come ibridità). Articolo tratto da un suo saggio già pubblicato in Sexuality and the Sacred: Sources for Theological Reflection (La sessualità e il sacro: Fonti per la riflessione teologica), a cura di Marvin M. Ellison e Kelly Brown Douglas, editore Westminster John Knox Press, 1994.
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Patrick S. Cheng è professore di teologia storica e sistematica presso la Episcopal Divinity School in Cambridge (Massachusetts, Stati Uniti) ed è stato ordinato ministro delle Chiese comunitarie metropolitane (MCC), un denominazione cristiana aperto alle persone LGBT, inoltre collabora alla sezione religione dell’Huffington Post. Vive a Cambridge con il suo compagno, da quasi due decenni, Michael. Il suo sito web è www.patrickcheng.net .
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Testo originale: Erotic Christ / Rethinking Sin and Grace for LGBT People