Il dialogo dell’arcivescovo di Washington con il mondo LGBT
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 30 agosto 2019, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Un eminente arcivescovo statunitense ha affermato che le persone transgender cattoliche “appartengono al cuore di questa Chiesa” e ha ricordato in termini positivi il dialogo da lui intrattenuto con i genitori di figli LGBTQ.
L’arcivescovo di Washington, monsignor Wilton Gregory, è intervenuto all’inizio di agosto [2019] a un evento teologico ed ha risposto a due domande concernenti le questioni LGBTQ. Rory, una transgender cattolica che fa parte [del gruppo LGBT cattolico] Dignity/Washington, ha chiesto all’arcivescovo “Qual è il mio posto di donna transgender cattolica cresimata, e quale il posto dei miei amici e amiche queer nella sua arcidiocesi?”. Monsignor Gregory ha risposto: “Voi appartenete al cuore di questa Chiesa. Nulla che possiate fare o dire vi strapperà via dal cuore di questa Chiesa. Molto è stato detto a voi e su di voi, alle vostre spalle, parole dolorose e peccaminose. Ho parlato prima del mio dialogo con Fortunate Families (l’associazione americana di genitori cattolici con figli LGBT). Dobbiamo trovare il modo di parlarci, e non da un unico punto di vista, ma parlarci e ascoltarci a vicenda. Secondo me, è questo il modo in cui Gesù ha svolto il suo ministero: chiedeva alla gente un impegno, andava a prenderla lì dov’era e la invitava ad andare più in profondità, ad arrivare più vicina a Dio. Se mi chiedete qual è il vostro posto, il vostro posto è in famiglia”.
Rory ha poi invitato monsignor Gregory a incontrare Dignity/Washington (associazione americana di cattolici LGBT), cosa che il suo predecessore, il cardinale Donald Wuerl, non aveva voluto fare.
L’arcivescovo non ha risposto in maniera diretta all’invito, ma la sua risposta a un’altra domanda forse ci può dare un’indicazione. Interrogato sul tema della guarigione nella Chiesa, l’arcivescovo ha parlato delle sue esperienze di dialogo: “Quando ero vescovo di Atlanta venni invitato a parlare con un gruppo di genitori di figli e figlie omosessuali. Mi invitarono (e sono loro grato per averlo fatto) per aprire un dialogo con me, perché dicessi loro che la cosa più importante è che dovevano amare i loro figli, e che anche la Chiesa doveva amarli. Quel gruppo si chiama Fortunate Families, ed è un’associazione nazionale composta da gruppi locali autonomi. Rimasi soddisfatto di quel dialogo”.
Monsignor Gregory ha poi ribadito il suo sostegno per padre James Martin, che in mezzo a molte critiche ha invitato tempo addietro nell’arcidiocesi di Atlanta. Monsignor Gregory ha dei buoni precedenti per quanto riguarda le tematiche LGBTQ: nel 2014 ha riconosciuto il bisogno, per la Chiesa, di migliorare il suo approccio pastorale verso le persone LGBTQ; dopo la legalizzazione del matrimonio omosessuale, ha invitato i sostenitori e i contrari ad essere rispettosi e civili. Per l’arcivescovo, il movimento dei diritti civili, iniziato negli anni ‘60, e la sua opera, continuano ancora oggi e comprendono la protezione di lesbiche e gay. Nel 2016 ha dato il suo appoggio al veto posto dal governatore della Georgia a una proposta di legge che avrebbe dato forza alla discriminazione anti-LGBTQ.
Monsignor Gregory ha moltissimo lavoro da fare nell’arcidiocesi di Washington, che si sta appena rialzando dopo gli scandali che hanno coinvolto l’ex cardinale Donald Wuerl e l’ex cardinale, ora ridotto allo stato laicale, Theodore McCarrick, ma il nuovo arcivescovo non dovrebbe trascurare le pressanti esigenze delle persone LGBTQ cattoliche, sia nella zona di Washington sia in tutto il resto del Paese, vista l’importanza della sua sede episcopale. Incontrarsi con i membri di Dignity/Washington sarebbe un bel gesto, che esprimerebbe la volontà di continuare a Washington il dialogo iniziato ad Atlanta.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: U.S. Archbishop Tells Transgender Catholic: “You Belong to the Heart of This Church”