Il giudizio su noi stessi lo pronunciamo noi (Matteo 25:31-46)
Riflessioni di don Fabio
“Il giudizio finale non lo scrive Dio alla fine. Lo scriviamo noi, ora, nel presente, con ciò che facciamo verso l’ultimo.” (Silvano Fausti sj)
Matteo 25:31-46: “Venite, benedetti del Padre mio… In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me…”.
Il Vangelo di oggi è così chiaro, così diretto, così “attuale”, che non ha bisogno di particolari commenti per essere compreso. Va solo messo in pratica verso tutti. Senza distinzione alcuna!
Una cosa, però, oggi ha attirato la mia attenzione… Quando Gesù parla ai primi dice: “Venite benedetti del Padre mio”; agli altri dice: “Via, lontano da me maledetti”… e qui non c’è “del Padre mio”… perché è ovvio, il Padre non può maledire! Mai! È contro la sua natura maledire e far del male alle sue creature! Siamo noi, piuttosto, con le nostre azioni, che ci autoescludiamo dall’amore e dalla benedizione del Padre.
Con affetto, Fabio!