Il grido della strage gay di Orlando sale fino al Signore (Gn 4,10)
Riflessioni di Gary Simpson pubblicate sul sito Created Gay (Stati Uniti), liberamente tradotte da Emanuele Tranchetti
L’Antico Testamento racconta di come Caino, l’allevatore, abbia ucciso suo fratello Abele, il pastore, per poi provare a comportarsi come se nulla fosse accaduto. Quando Dio lo interroga, chiedendogli dove si trovi Abele, Caino risponde di non essere il “custode di suo fratello”. È proprio allora che sentiamo queste potenti parole pronunciate dal Signore:
Genesi 4:10; Dio dice “Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”
Questo non è stato un omicidio qualsiasi. È unico, e per due ragioni: è il primissimo crimine di questo genere di cui si parla nella Bibbia, ed è il primo a sfondo religioso. Caino era furioso perché Dio apprezzava di più i sacrifici del fratello rispetto ai suoi. La morte violenta di Abele è un esempio di una religione che va oltre i limiti, di una fede che diventa tossica.
Un uomo si reca al Pulse, un locale per omosessuali a Orlando, in Florida, e comincia a sparare sulla folla. Questa sparatoria a sfondo omofobico si porta via 49 vite e lascia ferite 50 persone, terrorizzandone altre migliaia, senza contare tutti coloro che piangono le vittime. Giugno è il mese dei Gay Pride in diverse parti degli Stati Uniti, e mai avrei immaginato di dover parlare di un crimine d’odio di queste dimensioni contro la comunità LGBT proprio nel corso di questo mese.
Questi omicidi non sono arrivati dal nulla. L’atmosfera che si respira in tutta la società ha contribuito a creare un ambiente in cui per quest’uomo aveva senso sparare sulla folla in un bar per omosessuali. Non possiamo far passare quanto accaduto alla storia come una dimostrazione isolata di violenza contro le persone transgender e uomosessuali. Gli studenti e le studentesse della comunità LGBT hanno più probabilità di finire vittima dei bulli a scuola. Le critiche contro le persone omosessuali sono molto più comuni rispetto a quanto la stessa comunità pensi. Inoltre, quando penso a questa sparatoria di Orlando, mi risuonano nella mente le parole del versetto 4:10 della Genesi: “Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Anche il sangue di Orlando grida.
I genitori disconoscono i loro figli e li cacciano fuori di casa, solo per il fatto di essere gay, lesbiche, bisessuali, asessuali o trans, condizioni percepite come una sorta di crimine. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Tra i giovani senzatetto la giovane minoranza omosessuale è numerosissima. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
La parola “frocio” è un insulto che si sente spesso nelle scuole del nostro paese, e il termine “gay” è spesso usato in senso dispregiativo. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Le Chiese denigrano e scomunicano i membri della comunità LGBT. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Le forze armate statunitensi, almeno fino a poco tempo fa, congedavano chiunque scoprissero essere omosessuale. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Alcuni credenti protestano contro ogni forma di protezione della comunità LGBT sul luogo di lavoro e contro le leggi sui crimini d’odio. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Alcuni credenti chiedono a gran voce il diritto di rifiutarsi di servire i clienti LGBT nei loro negozi, di offrire cure mediche ai membri della comunità LGBT e di poter negare loro consulenze o psicoterapia. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Alcune persone si oppongono alle Alleanze tra Omosessuali et Eterosessuali nelle scuole. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Sono stati introdotti, in vari luoghi, dei disegni di legge che mirano a restringere l’accesso ai bagni pubblici per le persone trans, che vengono dipinte come pericolose per i bambini. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Alcuni leader religiosi dicono di pregare per Orlando, senza menzionare il fatto che pregano per delle persone queer, per i loro cari e i loro alleati. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
In alcuni Paesi amare una persona dello stesso sesso può portare al carcere o al patibolo. In alcune regioni del mondo le esecuzioni dei gay sono pubbliche, perché devono instillare nella gente il terrore. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto?… la voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!”.
Il Signore osserva una società in cui l’omofobia e la transfobia sono sistematiche. E il Signore chiede: “Che cosa hai fatto? Il sangue delle persone nelle quali ho posto il mio compiacimento grida a me dal suolo!”.
Il grido del sangue di Orlando è un richiamo a noi, come individui, come famiglie, come scuole, religioni, aziende e gruppi politici, perché guardiamo nei nostri cuori per trovare e snidare l’omofobia, la bifobia e la transfobia, perché possiamo garantire che i nostri ambienti di vita siano sicuri per le persone queer e trans.
Il fatto che Dio oda il grido del sangue di chi è stato assassinato a causa dell’odio religioso non ha bisogno di commento. Dio sta dalla parte di chi è oppresso dall’odio religioso, e ha a cuore chi lo subisce.
Testo originale (PDF): Blood Cries to God!