Palermo, scoppia la polemica sul simbolo del Gay Pride in Cattedrale
Articolo del 15 Luglio 2013 pubblicato su Palermo Today
Il simbolo del gay pride appare sulla Cattedrale durante i giochi di luce del Festino. Esplode la polemica tra la Curia e il Comune. Si affida a Facebook don Fabrizio Moscato, segretario dell’Arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, per attaccare lo spettacolo: “Vergogna! Stiamo toccando il fondo! L’ideologia omosessualista proiettata sul nobile portico meridionale della Cattedrale di Palermo in occasione del Festino della Patrona Rosalia! I simboli del gay pride e delle unioni omosessuali accostati ad un neonato… Il carro fatto passare a Porta Felice da un cancello con motivi orgiastici…
Ma chi può convincermi che è tutto normale? Ma chi può avere argomenti che difendano un vero e proprio insulto alla nobiltà della fede che la Santuzza ed anche la Cattedrale rappresenta? Chi può dirmi che non si tratti di sudicia provocazione? Questo è il futuro visto con lo sguardo dei bambini? No! Questa è strumentalizzazione dei bambini! Questo è un futuro IMPOSTO ai bambini da minoranze che hanno uno sguardo falso e deviato… L’unica paura è per i più piccoli che ci guardano…”
“Nessuna provocazione. Era un video sull’amore e sui diritti”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone. “Erano immagini sull’amore, non sul sesso – dice ancora Giambrone – Forse qualcuno l’ha interpretata come una provocazione, ma non c’era nessun intento provocatorio. Il video è stato proiettato sulla Cattedrale semplicemente perché era l’unico luogo su cui si potevano fare proiezioni. Forse sarebbe stato meglio proiettarlo in altre parti”. “Bisogna anche guardare la complessità di quelle immagini”, dice ancora Francesco Giambrone.
Alla domanda se può essere stata una risposta al cardinale di Palermo, arcivescovo Paolo Romeo, che nei giorni scorsi, alla Santa Messa per Santa Rosalia aveva condannato duramente le unioni civili e le unioni gay, Giambrone replica con forza: “Il cardinale ha sempre detto qual è la sua posizione sulla famiglia, che non è in contrasto con quanto detto dal sindaco Orlando. Abbiamo fatto un ragionamento sui diritti di tutti, non contro qualcuno o la famiglia. Le provocazioni non sono nel nostro stile, tanto meno nei confronti della Curia con la quale c’è stato sempre e c’è tuttora un rapporto straordinario”.