Il lungo maggio dei cristiani omosessuali contro l’omofobia. Per una chiesa “perfetta nell’amore”
Articolo di Giampaolo Petrucci tratto da Adista n. 52 del 16 Maggio 2009
Il 26 aprile 2007, una Risoluzione del Parlamento europeo sull’omofobia in Europa chiedeva “la depenalizzazione mondiale dell’omosessualità” e indicava il 17 maggio come Giornata internazionale contro l’omofobia.
La Risoluzione nasceva dall’amara constatazione del “proliferare di discorsi di incitamento all’odio nei confronti della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender (lgbt) in numerosi Paesi europei”, non solo nella società civile ma soprattutto nelle istituzioni e nelle comunità religiose.
Il Guado: “Le Chiese denuncino l’omofobia”
Proprio guardando al 17 maggio prossimo, un appello del gruppo di ricerca su fede e omosessualità “il Guado” invita quanti condividono “la fede nel Vangelo di Gesù” a “chiedere a Dio di liberare l’umanità da qualunque forma di omofobia e, più in generale, per chiedergli di liberarci da qualunque paura della diversità”.
L’appello – già sottoscritto, tra gli altri, da Gianni Geraci, Lidia Maggi, Giovanni Sarubbi, Donato d’Aloia, Mauro Castagnaro, Vittorio Bellavite, Nino Lisi, Giovanni Panettiere, Flavio Cellina, Elio Rindone, Goffredo Crema, Angelo Cifatte, Luigi Sandri, Associazione Viottoli di Pinerolo – ricorda che l’omofobia non è altro che “una delle tante forme di paura che ci condizionano quando abbiamo a che fare con la diversità”.
Inoltre, l’omofobia che spesso si respira nelle nostre Chiese impedisce alle persone omosessuali di “intraprendere con decisione il loro cammino di avvicinamento all’esperienza cristiana”.
Ecco perché – conclude l’appello, auspicando l’ospitalità delle comunità religiose per i momenti di preghiera contro l’omofobia – riteniamo importante che le Chiese “sappiano levare sempre con forza la loro voce di condanna tutte le volte in cui una persona omosessuale viene aggredita, insultata, discriminata, esclusa per la sua specifica diversità”.
Una preghiera ecumenica per ricordare le vittime dell’omofobia
“Viene il giorno in cui sarà forse impossibile parlare apertamente, ma noi pregheremo, faremo ciò che è giusto, il tempo di Dio verrà”. Con queste parole di Dietrich Bonhoeffer, il portale dei cristiani omosessuali Gionata – Progetto su Fede e omosessualità annuncia le “veglie in ricordo delle vittime dell’omofobia e di tutte le violenze”, che si celebrano, già da qualche anno, in molte città italiane e straniere per una settimana (dall’11 al 17 maggio).
Una lunga marcia che associa, nella preghiera, cristiani italiani di diverse confessioni – si legge sul blog del Gruppo Kairos-Cristiani omosessuali di Firenze (4/5) – per “ripudiare ogni discriminazione, ogni guerra, ogni ingiustizia”, uniti da un’unica fede basata “sull’accoglienza”.
Negli anni passati la proposta di istituire la settimana di veglie è stata accolta positivamente, ricorda Gianni Geraci sul numero di maggio di Tempi di Fraternità, dalle comunità valdesi metodiste e battiste, da quella vetero-cattolica e da una “galassia di chiese cattoliche indipendenti che hanno promosso un numero impressionante di veglie in molte località dell’America Latina”.
“In alcune diocesi – informa Geraci puntando i riflettori sulla Chiesa cattolica di Roma – le veglie sono state ospitate dalle parrocchie con cui i singoli gruppi hanno dei contatti”.
Nel caso specifico di Cremona, ricorda infine, la veglia 2008 è stata sponsorizzata addirittura dallo stesso vescovo, mons. Dante Lafranconi. Crescono i segnali di speranza, dunque, nonostante si siano registrate anche reazioni negative nei confronti dell’iniziativa.
Anche l’Italia al Forum europeo dei gruppi glbt
Fra le iniziative contro l’omofobia in questo mese di maggio, anche il meeting 2009 del Forum europeo dei gruppi cristiani glbt (www.euroforumlgbtchristians.eu).
Nato a Parigi nel 1982, alla presenza di 16 rappresentanti di 7 gruppi provenienti da 5 Paesi europei, per raccogliere l’esperienza di quanti – gay, lesbiche, bisessuali e transgender – a motivo del loro orientamento sessuale, si vedevano emarginati dalla comunità cristiana dei Paesi di origine, oggi conta 32 gruppi provenienti da 16 Paesi e si occupa di comunicazione, condivisione e cooperazione tra le diverse esperienze cristiane dei gruppi omosessuali europei.
Il meeting 2009 – dal titolo: “Il coraggio di seguire la Legge dell’Amore” – si svolge nella splendida cornice di Järvenpää e a Helsinki, in Finlandia, tra il 21 e il 24 maggio prossimi.
Dopo numerosi anni di assenza, si legge in un comunicato dei volontari e delle volontarie del progetto Gionata, al meeting 2009 parteciperà anche una piccola delegazione del Bel Paese, che “illustrerà le luci e le ombre della situazione sociale e religiosa della società italiana” e proporrà ai partecipanti “di far svolgere nella città eterna, in occasione dell’Europride del 2011, la Conferenza annuale del Forum”.