Il mio coming out? Mai me lo sarei immaginato così
Testimonianza di Pauline tratta dal sito del MAG Jeunes LGBT (Francia), libera traduzione di Marco Galvagno
Il mio coming out? Lo so non avviene come mai come uno lo desidera, ma non mi sarei mai aspettata una scena così.
Me lo immaginavo il giorno del mio ventesimo compleanno quando al momento della torta ti chiedono di fare il discorso: “grazie a tutti di essere venuti, bene come al solito non ho niente di speciale da dire, ah si dimenticavo sono lesbica”.
Alla fine non è successo affatto così, domenica 16 maggio 2004 mia madre mi ha chiesto cosa avrei fatto il 26 giugno.
– Cosa fai il 26 giugno?
– Sono occupata, perché?
– Festeggiamo i tuo compleanno e bisogna preparare la festa.
– Oh no, non sarà possibile.
– Hai una cosa più importante da fare che festeggiare il tuo ventesimo compleanno?
– Sì e no.
– Che cosa fai?
– Vado al gay pride.
Aaah!!! Bene tutto è andato bene fino ad allora, taccio e mi rifugio in camera mia e mia madre sbarca dicendo in tono scherzoso “Va bene vengo anche io al gay pride”.
Sono esplosa non ne potevo più a cosa serviva continuare a mentire, okay ho pensato, può venire, sono stanca di nascondermi ed è in quel momento che ho sparato fuori la frase fatidica. “Mamma sono omosessuale”, non ha saltato di gioia, ma si è sbellicata dalle risate, perché pensava che scherzassi, ma una volta tanto invece ero seria.
Una volta che ha capito che era vero, ha scherzato meno, abbiamo pianto tanto entrambe. Non sono insoddisfatta del mio coming out anche se non lo immaginavo così.
Si ha un bel prevedere tutto, ciò che diremo, dove lo diremo e con che tono, resta sempre qualcosa di imprevisto anche perché c’è una cosa che non potremo mai prevedere la reazione degli altri.
Testo originale: Ils racontent leur coming-out: Pauline