Il mio viaggio alla ricerca di me stessa
La mia storia è complicata, come credo lo sia quella di tutti. Il mio primo ricordo del mio sentirmi “diversa” risale a quando avevo circa 4 anni e i miei amici volevano giocare a rincorrersi – maschi e femmine.
Andavo a mettermi con i ragazzi e i miei amici mi ricordavano che ero una ragazza. Ne fui veramente e completamente sconvolta.
Da allora ho scoperto di essere stata adottata e che i miei genitori adottivi sono omofobici o davvero ignoranti e convinti cattolici praticanti, perciò non ho speranza di riuscire a dichiararmi (lesbica) senza problemi.
Quando finalmente l’ho fatto, in un periodo davvero pazzo, come quando decido di fare qualcosa, e lo faccio qui e subito, il momento era pessimo, per usare un eufemismo.
Me ne andai il giorno dopo (avevo 19 anni), dopo averlo detto ai miei genitori (così mia madre non mi avrebbe visto in giro e non avrebbe visto la mia faccia).
Poi tornai per un anno. Io e mio padre quasi ci massacrammo (non letteralmente) l’un l’altro – troppo uguali. Quindi, finalmente, me ne andai, per ciò che ritenevo giusto, avevo 21 anni.
Da allora ho fatto un incredibile viaggio alla ricerca di me stessa e esperienze estreme lasciando l’Irlanda per 10 anni, ed andandomene in giro per l’Inghilterra.
Vedete, ho fatto esperienze fantastiche e irripetibili. Sarò grata per sempre a quel periodo. Non rimpiango nulla, come nessuno dovrebbe (fare).
Ogni cosa è un’esperienza – buona o cattiva. Il “peggio” e il meglio, dico io. Devi solo trovare la congiunzione giusta (o qualcosa di simile) perché ogni esperienza ha sempre qualcosa da dirci.
Seriamente… pensateci. Prendete tutto con filosofia e andrete lontano…
Testo originale: Shared Stories: Audrey