Sono lesbica. Un segreto che è diventato la mia prigione
Ci scrive Lalla, risponde Lucia del gruppo Ponti Sospesi di Napoli
Sapere che non sono sola al mondo è confortante. Sono lesbica, sembra che abbia una malattia, sono credente, ho trascorso anni a vergognarmi a tentare di cambiare… credetemi non riesco ad essere normale… la persona con cui ho avuto una storia per più di dodici anni alla fine ha ceduto si è sposata, non so chi sta facendo la cosa giusta me lo chiedo ogni giorno…
Sono lesbica, della mia famiglia lo sa solo mia fratello e la sua compagna. Non riesco a condividerlo con altri, è triste mi sento di tradire. Vi lascio con la speranza che un giorno amare non sia più uno sbaglio, un errore, ma solo amare. Grazie
Lalla
La risposta…
Cara Lalla, mi dispiace che tu viva questa situazione. In parte ci sono passata anch’io; ho trascorso molto tempo a chiedermi, a pensare, se questa “condizione” dipendesse da me, se me la fossi creata inconsapevolmente o dipendesse da qualche gene “impazzito”…
Ho provato ad essere “normale”, per accorgermi presto che quella non era la normalità. La vera risposta, credimi, è l’amore. Dio ci ama così come siamo e ci vuole così come siamo. Punto.
Che senso ha cambiare, adeguarsi alla natura altrui per affossare la propria? Che prezzo ha? Serve? Ma, soprattutto, a chi? Ad aiutare chi discrimina gli omosessuali perchè così “lavorerà” di meno? A non urtare la suscettibilità di tanti etero?
La tua compagna ha fatto una scelta, una scelta abbastanza comune, che non mi sento di giudicare. Però ti pongo un quesito. E’ più facile nascondere la testa sotto la sabbia o guardare in faccia la realtà?
E’ meglio trascorrere una vita di rimpianti, sognando una vita diversa ma vivendo con una persona che ci si è impegnati ad amare per tutta la vita e che non ameremo mai, o vivere liberi e un giorno lasciare questa terra senza alcun rimpianto?
Il mio consiglio è di far chiarezza in te stessa, magari frequentando qualche gruppo di omosessuali credenti, perchè è stando insieme a chi è come te che ti senti meno sola e più forte. A me è servito tanto.
Ti abbraccio con l’augurio che il 2009 ti porti tanta luce, scalzi il seppur minimo convincimento che l’amore possa avere errori nelle sue declinazioni e lasci spazio a un cammino concreto insieme a donne e uomini come te che possano accoglierti e amarti.
Lucia