Il Natale visto attraverso lo sguardo delle persone trans
Riflessioni di Elijah Nealy, Sarah Carpenter-Vascik, Colleen Fay e Allyson Robinson tratte dal sito Out in Scripture (Stati Uniti) del dicembre 2012, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
“Perché in questo giorno è nato tra voi, nella città di Davide, un bambino che è Cristo, il Signore.”
Giuseppe, Maria, i pastori, Erode, i magi, il popolo di Israele, tutti avevano delle aspettative per la nascita del Messia. Queste aspettative erano spesso confuse. Le circostanze della nascita di Gesù non sono quelle che uno si aspetterebbe per un Messia. In che modo quelle aspettative hanno influenzato l’esperienza che la gente ha avuto del Cristo bambino? Che impatto hanno avuto su Gesù, che cresceva sotto il loro peso lottando perché non prendessero il controllo del suo destino?
Pensiamo a tutte le aspettative legate al genere che la gente ha su di noi, al crescere sotto il peso di quelle aspettative. Lottiamo per trovare la nostra strada e la via che Dio ha scelto per noi. Quando nasce un bambino, la prima cosa che normalmente si fa è controllarne il sesso.
Una partecipante ad uno dei nostri incontri ha raccontato del suo arrivo in questo mondo.
Ryan/Megan ha detto “Quando mia madre era incinta l’elettrocardiogramma rivelò che ero un maschio e così i miei genitori mi chiamarono Ryan e cominciarono a immaginare la loro vita con il bambino in arrivo. Ma quando nacqui il dottore annunciò “Ops! È una femmina!”, e così Ryan divenne Megan, con tutta una nuova serie di aspettative per il mio viaggio nella vita.
Oggi mi identifico come un gender queer, considerandomi un riflesso di entrambi i generi. Non credo ci sia da dire “Ops!” per il fatto che il mio cuore ha detto ai miei genitori che ero un maschietto e il mio corpo che ero un femminuccia.”
Natale è la risoluzione dei nostri desideri avventizi, la proclamazione di Isaia che siete stati scagionati e dichiarati giusti. Voi siete i prediletti di Dio. È un periodo in cui celebriamo la grande gioia della nuova nascita e della nuova vita.
Come dice Elijah, un uomo trans, “Ora mi sveglio ogni mattina e mi guardo allo specchio e prorompo in una gran risata di gioia perché finalmente riesco a vedere me stesso.
Quando porto il mio cane nel parco e vedo altri uomini, spesso mi commuovo fino alle lacrime per la gioia perché vedo me stesso nel mondo in una maniera che prima non sarebbe mai stata possibile.”
Attraverso lo sguardo dei trans, il Natale ci fa forse chiedere se Dio prorompe in una gran risata quando si vede riflesso nel mondo attorno a noi.
Ai pastori è stata rivelata questa buona novella che il resto del mondo non conosce. I pastori sono svegli, fanno la guardia, e gli angeli appaiono a loro. La vecchia canzone di Natale fa “In silenzio, in silenzio ci viene dato il mirabile dono.”
La buona novella della nascita di Cristo non è pienamente visibile fino all’Epifania. Come persone trans pensiamo a come siamo arrivati a conoscere la verità su noi stessi in silenzio, molto prima che il nostro vero sé fosse reso manifesto al mondo.
E anche noi, come Maria, spesso abbiamo conservato queste cose per noi stessi, meditandole nel nostro cuore fino a tempi migliori.
Ascoltate e leggete la nostra preghiera
Spirito di desiderio e anticipazione, Parola fatta carne,
le storie della Bibbia raccontano gli eventi della vita del tuo Santo Figlio e assomigliano molto da vicino ai nostri percorsi.
Attraverso questi giorni di Avvento, Natale ed Epifania
ci dai forza in presenza delle avversità,
speranza in presenza della disperazione,
uno scopo quando perdiamo la strada,
e gioia nell’essere finalmente capaci di essere noi stessi.
Ti preghiamo perché possiamo continuare ad attingere forza e incoraggiamento
dall’esempio di Cristo mentre il nostro viaggio continua.
Nel nome di Gesù
Amen
Testo originale: Christmas (PDF)