Il nostro continuo rinascere nei gesti, nell’amore, dalle lacrime e nel cuore di Dio
Riflessioni di José Tolentino Mendonça pubblicate su Avvenire del 20 dicembre 2020. pag.1
Sbaglia chi pensa che nasciamo una volta sola. Per chi vuole vivere, la vita è piena di nascite. Nasciamo molte volte durante l’infanzia, quando gli occhi si aprono in gioia e meraviglia. Nasciamo nei viaggi senza mappa nei quali la giovinezza si arrischia. Nasciamo nella seminagione della vita adulta, maturando, tra inverni e primavere, la misteriosa trasformazione che mette sullo stelo il fiore e dentro il fiore il profumo del frutto. Nasciamo molte volte in quell’età avanzata in cui le attività non cessano, ma si riconciliano con i vincoli interiori e i cammini che erano stati posticipati.
Nasciamo quando ci scopriamo amati e capaci di amare. Nasciamo nell’entusiasmo del riso e nella notte di certe lacrime. Nasciamo nell’orazione e nel dono. Nasciamo nel perdono e nel conflitto. Nasciamo nel silenzio o illuminati da una parola. Nasciamo nel portare a termine un impegno, e nella condivisione. Nasciamo nei gesti o al di là dei gesti. Nasciamo dentro di noi e nel cuore di Dio.
Per questo ti chiedo, Gesù, di insegnarmi a nascere: quando le speranze si rompono come cose logore; quando mi mancano le forze per lo scalino successivo, e io esito; quando della semina mi par di raccogliere solo il vuoto; quando l’insoddisfazione corrode anche lo spazio della gioia; quando le mani hanno disimparato la trasparente danza del dono.
Quando non so abbandonarmi in te.
* José Tolentino de Mendonça (Machico, 15 dicembre 1965) è un cardinale, arcivescovo cattolico e teologo portoghese. Teologo e professore universitario di lunga data. Ha pubblicato numerose raccolte di saggi, testi di spiritualità, poesie e prediche. In essa, affronta i grandi temi del cristianesimo facendoli dialogare con la vita, cercando di riscoprire la vita spirituale dove non sempre abbiamo guardato e cercando d’incoraggiare la Chiesa ad essere più presente nel nostro tempo.