Il padre e la madre si stupivano delle cose che si dicevano di lui (Luca 2,33-35)
Riflessioni dei genitori cattolici con figli LGBT+ della Rete 3volteGenitori sulla quarta stazione: Gesù incontra Maria sua Madre, dalla Via Crucis online organizzata dal Progetto Adulti Cristiani LGBT il 26 Marzo 2020
Gesù incontra Maria, sua Madre
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima». (Luca 2,33-35)
Meditazione di Paolo
Maria, Madre di Gesù e di tutti noi, ripensando alle parole del vecchio Simeone, hai incrociato lo sguardo di tuo figlio così offeso, umiliato, sofferente e ti sarai chiesta con sgomento: “Perché? Come può essere vero in queste condizioni il tuo nome, annunciato dall’angelo, Joshua, il Salvatore, se oggi sei così sfigurato dal dolore?”. Intorno, tanti che urlavano e imprecavano, altri piangevano sgomenti…. Questo tuo figlio segno di contraddizione allora come oggi……
Testimonianza di Maria
Confusa e addolorata anche io non riuscivo a riconoscere mia figlia dopo il suo coming out. Ferita dal dolore che aveva attraversato e spaventata per quello che intravedevo davanti a lei, mi sono sentita vicino quel tuo cuore di madre che si sentiva certo impotente a impedire le sofferenze del figlio amato, oggetto di incomprensione e dileggio.
Forse anche tu, come tuo figlio poco prima e come me adesso, hai chiesto: “se possibile, passi da me questo calice”. Senza risposta.
Se non l’affacciarsi improvviso sulla vertigine di un amore immenso di Padre e di Madre, che vede ogni figlio e figlia come bello e buono, puro e amabile, degno e prezioso, unico e ineguagliabile.
Un Amore che chiede solo di trasformare il nostro sguardo, per scorgere la luce del germe di Vita che ha posto in ciascuno di loro. Un Amore che chiede a tutti noi di saperli accogliere perché possano splendere – nella profonda verità del loro essere – come riverberi della Sua luce.
Preghiera di Cinzia e Umberto
Cinzia: Signore Gesù, tu hai detto: “Ogni volta che avete fatto questo a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”: perdonaci per tutte le volte che abbiamo giudicato ognuno dei nostri figli. E voi figli, perdonateci perché mentre noi piangevamo e magari altri imprecavano, voi eravate costretti a vivere la vostra condizione come una croce anziché come la strada della vostra chiamata.
Umberto: Signore Gesù, che consolazione sarà stata incrociare, in mezzo ad occhiate d’odio o di compassione, lo sguardo amorevole di tua madre! Insegnaci ad avere occhi pieni d’amore per le persone che incontriamo sulla nostra strada, soprattutto quelle che sembrano sfigurate, e a riconoscerle sempre come nostri fratelli e sorelle in te.
Cinzia: Maria, donaci il tuo sguardo sui nostri figli, uno sguardo che ci faccia scorgere la loro bellezza e la missione a cui il Padre li ha chiamati. Donaci quella gioiosa fiducia che per ognuno il Padre può dire: “Questi è il mio figlio amato, nel quale mi sono compiaciuto”.
Umberto: Spirito Santo, donaci la fortezza necessaria per stare nelle nostre comunità e nella nostra Chiesa, come segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri – buoni o cattivi – di molti cuori e si scopra più pienamente il tuo progetto di salvezza.
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