Il paradosso del silenzio sull’omosessualità nella chiesa
Articolo di Josselin Tricou* pubblicato sulla rivista Sociologie (Francia), 2018/2 (Vol. 9), pp. 131-150, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro, parte decima
Un nascondiglio da chiudere. La mia ricerca mi ha condotto e proporre la seguente ipotesi: e se la reviviscenza della politica del silenzio (sugli omosessuali nella chiesa) fosse usata come mezzo per condurre una battaglia esterna contro l’ambiente circostante, che viene condotta anche all’interno della Chiesa, attraverso i testi del Magistero?
Se è così, la decisione del 2005 di impedire l’ordinazione sacerdotale “a chi pratica l’omosessualità, presenta tendenze omosessuali profondamente radicate, o sostiene la cosiddetta ‘cultura gay’”, e la crociata morale, lanciata in parallelo dal Vaticano, contro la “teoria del gender”, sono forse le due facce della medesima medaglia, due forme di tale reviviscenza.
“Ascolti, ho lavorato per tredici anni in Vaticano, alla Congregazione per la Dottrina della Fede. So bene come nessuno dei suoi membri, che producono tutti quei testi contro l’omosessualità [clericale] e il gender, abbia mai letto un libro sugli studi di genere. Vanno in panico, infatti!” (Monsignor Charamsa, ex membro della Curia romana, 43 anni)
La denigrazione degli ex colleghi da parte di un prelato uscito dal nascondiglio ecclesiastico, e che ora è stato [sospeso a divinis], è senza dubbio connessa al fatto che ha parlato senza filtri; nondimeno, esprime l’idea di un collegamento esplicito tra le due cause [la lotta contro l’omosessualità clericale e il “gender”], fatto ai più alti livelli dell’istituzione, e parla di un panico morale che lo ha stimolato a reagire.
Questo collegamento diviene evidente se guardiamo alla carriera e agli obiettivi personali di uno dei protagonisti di questa lotta, padre Tony Anatrella, un sacerdote e psicanalista francese che si è specializzato in sacerdoti “sofferenti” e in educazione emotiva e sessuale dei seminaristi.
Padre Anatrella, a partire dagli anni ‘90, opera alla re-psicologizzazione dell’omosessualità, che denuncia in quanto segno di immaturità individuale e sociale. Tuttavia, un membro dello staff di un seminario che si era rivolto a lui lo ha descritto come “attaccato in maniera troppo passionale alla questione dell’omosessualità” (padre Romain, tutor di un seminario, 55 anni).
Al tempo stesso, attraverso i suoi molti libri e al suo ruolo di consulente dei vescovi francesi, in Francia è considerato una figura di punta nel denunciare la pericolosità della “teoria del gender”.
A livello internazionale è molto ascoltato in Vaticano, ed è uno dei maggiori nemici dei sacerdoti gay (è sua la teoria sull’omosessualità che sta dietro al documento vaticano del 2005) e del “gender”. In particolare, è stato il coordinatore del Lexicon. Termini ambigui e discussi su famiglia, vita e questioni etiche, pubblicato, in numerose lingue, dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, che infatti negli anni ‘90 lo aveva chiamato in qualità di “consulente”.
Tutte queste posizioni, in realtà sono frutto di un paradosso, in quanto è diventato il portavoce dell’agenda vaticana nel momento in cui è sparito dalla scena francese per problemi con la legge: è stato infatti denunciato per aver toccato dei seminaristi gay che aveva in cura. Rimane il fatto che, lasciando la Francia, ha potuto esportare le sue idee omofobe e “anti-gender”, e portarle ai vertici della gerarchia ecclesiastica.
Queste idee hanno poi fatto ritorno in Francia, rafforzate dal fatto che venivano proposte dal Vaticano, il che era necessario per renderle accette a quegli ambienti cattolici che tendevano a non condannare a priori [omosessualità e “gender”].
Questo è vero soprattutto per gli ambienti cattolici più intellettuali, che come ha scritto Anthony Favier, sembravano “preoccupati dalla velocità con cui alcuni settori della gerarchia ecclesiastica hanno squalificato gli studi di genere” [1].
* Josselin Tricou è assistente al Laboratorio di studi di genere e sessualità (LEGS) all’Università Parigi 8.
[1] Vedi per esempio https://www.revue-etudes.com/article/ne-diabolisons-pas-les-theories-du-genre-14058
Testo originale: Recreating “moles”: Managing homosexual priests’ silence in an era of gay marriage