Chi vuol esser primo sia l’ultimo e servitore di tutti (Mc 9,30-37)
Riflessioni di don Fabio
«Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». (Mc 9,30-37)
Siccome noi siamo esperti nel prendere il Vangelo alla lettera, quando ci conviene e quando no lo capovolgiamo, facciamo l’esatto contrario di quello che dice Gesù: prendiamo un “primo” e poi gli facciamo gli auguri che sia il servo di tutti.
A tal proposito, condivido con voi una riflessione di Enzo Bianchi:
“Questo è il capovolgimento del vangelo ed ecco che allora Gesù pone un bambino, ma può anche essere un povero, attenzione, perché qui il termine pone in mezzo e dice:
“Ecco, soltanto può essere primo chi sa accogliere un povero, chi sa accogliere un bambino”.
Se uno è primo nella Chiesa e non sa ascoltare gli ultimi, se non sa ascoltare i poveri, se non sa ascoltare quelli che non contano niente, costui può essere il primo ma è un primo mondano, non è un primo nella comunità del Signore.
Qui c’è come un legiferare costitutivo da parte di Gesù, qui davvero Gesù dà la costituzione alla Chiesa. C’è qualcuno di voi che vuole essere primo in una comunità, in una parrocchia, in una diocesi, nella Chiesa stessa? Vediamo se è l’ultimo di tutti e se sa servire tutti…”