Il rosario. I misteri della luce meditati da un gay cristiano
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Riflessioni di Luigi Testa* sui misteri della luce meditate nel rosario mensile del gruppo Kairós, cristiani LGBT+ di Firenze
1. Gesù è battezzato da Giovanni nel Giordano
Vengo con te, andiamo, fino alle rive del Giordano. Ci mettiamo in fila anche noi. Nessuno ti riconosce, all’inizio. Occupi veramente l’ultimo posto, quello che nessuno può toglierti: Tu – in fila con gli altri, come un pubblico peccatore. L’acqua è fredda, e ad immergermi tutto faccio fatica. Mi stringo a te, e mi tappo il naso – Tu sorridi – l’importante è stare sempre stretti a Te. E ci immergiamo insieme: è un attimo – dentro, fuori, un’istante. Ma ora capisco perché hai voluto che fossi stretto a Te: perché sentissi anche io, con Te, «Questo è il Figlio mio, l’Amato» – perché, in ogni momento della mia vita, contro ogni voce dello spirito cattivo, io mi ricordi che sono il Figlio Suo, l’Amato.
2. Gesù trasforma l’acqua in vino alle nozze di Cana
Ti piacciono le feste. Ti piace stare con gli amici. Ti piace far ballare Tua madre, e vederla ridere. E a me piace guardarti, un po’ in disparte, un po’ da lontano. Ad un certo punto vedo Maria che ti si avvicina, ti sussurra qualcosa, Tu resti fermo, con lo sguardo serio fisso altrove; lei chiama dei servi, con la mano; Tu sospiri, e dici qualcosa a quei servi, e la festa non finisce. Mentre tutti ancora bevono vino, Maria ti guarda da lontano, e ti sorride con gli occhi. Ci sarà un’altra volta, in cui la chiamerà «donna»: quando sarà sulla croce, e lei lì, sotto. Lì Maria non avrà bisogno di insistere – «Non hanno più vino»; farà tutto Lui, e da allora nessuno potrà toglierci più la gioia.
3. Gesù annuncia il Regno di Dio
Nazareth, Gerusalemme, Cesarea, Cafarnao, Tiberiade, Magdala, Gerico. Andiamo insieme, mi unisco al gruppo degli apostoli e dei discepoli, che piano piano si forma. Di giorno le folle – in posti sempre diversi, e così diversi: Gerusalemme e Gerico sono aride, di pietra; sul lago, invece, la natura è bellissima, piena di fiori; e di sera restiamo io e Te. Raccontami ancora di questo Regno, di questa perla preziosa, di questo tesoro nel campo, di questa moneta perduta. Ti brillano gli occhi quando ne parli, e così finisco di innamorarmene anche io – solo perché ne sei innamorato Tu. Poi, questo Regno, come sarà, sarà: l’importante è che ci sei Tu.
4. Gesù si trasfigura davanti ai discepoli
Sento il respiro affaticato di Pietro, di Giacomo, di Giovanni, mentre Tu vai avanti a passo più spedito. Cammino dietro a tutti, senza chiedere dove stiamo andando. Della bellezza del Regno non puoi limitarti a parlarci; la bellezza non convince, non innamora, se è solo raccontata: deve essere mostrata. Ed è per questo che oggi Ti fai vedere così bello. «Facciamo tre tende»: Pietro mi ha tolto le parole da bocca. Che andiamo via a fare? Restiamo qui. È così bello, sei così bello. Solo noi – solo io e Te. «Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo» (Mt 17,8). Da quel giorno resterà nel cuore piantato questo desiderio: di non vedere più niente altro, se non Te solo.
5. Gesù istituisce l’Eucaristia durante l’ultima cena
Mi ricordo, Gesù, quando eravamo bambini, a Nazareth, e dopo aver giocato entravamo in casa, e trovavamo tua madre a preparare il pane. Lo mangiavamo ancora caldo, senza la pazienza di aspettare. Il profumo di quel pane ti è rimasto nel cuore, e ora che sei a cena con i tuoi – con la tristezza che ti riempie l’anima – vedi delle briciole sul tavolo, ti ricordi di quando eri bambino, e decidi di nasconderti lì: in quelle briciole. «Questo è il mio corpo».
Io, che sono entrato nella sala quasi di nascosto, e mi son seduto insieme ai dodici, mi ricordo di quando lo mangiavamo da piccoli, a Nazareth; un po’ piango; e da oggi non farò altro che cercare quel pane profumato e caldo in cui ti sei voluto nascondere per stare sempre con me, come quando eravamo bambini.
*Luigi Testa è autore di testi a carattere giuridico e scrive su alcuni quotidiani nazionali. “Via crucis di un ragazzo gay” (Castelvecchi, 2024) è il suo primo libro di natura spirituale, altre sue riflessioni sono pubblicate anche su Gionata.org