Il segreto di Sodoma. L’omosessualità nascosta tra i preti della chiesa cattolica
Articolo di Chrystel Domenjoz pubblicato sul sito dell’emittente RTS (Svizzera) il 22 febbraio 2019, liberamente tradotto da Manuela Salipante
[Nel febbraio 2019] è uscito in contemporanea in venti Paesi il libro-inchiesta “Sodoma”. Il suo autore, il giornalista Frédéric Martel, denuncia la cultura della segretezza che circonda l’omosessualità “di massa” del clero [cattolico].
Il giornalista e sociologo, dichiaratamente gay, ha indagato per quattro anni nel cuore stesso della Chiesa Cattolica. In questo volume di oltre seicento pagine afferma che l’omosessualità è estremamente presente tra i consacrati, che conducono una doppia vita ipocrita.
“Voglio chiarire che un cardinale, un vescovo, un prete omosessuale non mi creano nessun problema. Al contrario, essere omosessuale dovrebbe essere una scelta o una condizione di vita come le altre. Non intendo denunciarli” precisa fin dall’inizio Frédéric Martel venerdì alla nostra emittente.
Ma “quello che posso dire dopo aver vissuto dentro il Vaticano è che siamo lì davanti a un segreto, possiamo anche dire un segreto di Stato […] Questo è quanto di profondamente nuovo c’è nel libro. Finora abbiamo avuto puntualmente un caso di monsignor X, monsignor Y o un tale cardinale che è stato denunciato. Tutto ciò è stato tutto un po’ nascosto, ma abbiamo capito cosa era successo. Non mi interessano scandali, serate di sesso, alcol e droghe al Vaticano… Il mio argomento è la banalità. In fondo è la maggioranza silenziosa che è omosessuale, e che è obbligata a proteggere i propri segreti”.
Se l’omosessualità è così diffusa all’interno della Chiesa Cattolica, come spiegare i discorsi contro l’omosessualità, non di rado omofobi, che provengono dal Vaticano? “Non è una contraddizione, è niente di meno che una regola. Per nascondere la propria omosessualità, come fa ogni prete, ogni vescovo, ogni cardinale quando è egli stesso coinvolto, al Vaticano sono costretti ad adottare posizioni molto omofobe. È una tecnica molto classica, e anche molto antica, che tutti gli omosessuali adottano per nascondersi.”
Ma sono soprattutto preoccupati, dice Frédéric Martel “a causa della rivelazione di questo libro, questa omosessualità molto massiccia, molto diffusa, questa maggioranza silenziosa, ha effetti importanti sulla dottrina della Chiesa e sulle continue disfunzioni e distorsioni della vita della Chiesa a tutti i livelli”.
Il libro, pubblicato in francese dalla casa editrice Laffont, è uscito lo stesso giorno dell’apertura, in Vaticano, del vertice voluto da papa Francesco per gestire al meglio le vicende della pedofilia all’interno della Chiesa, e molte critiche si sono levate per denunciare il rischio di confusione.
Rischio di confusione tra omosessualità e pedofilia
“Certo che questo rischio c’è, e tutto questo libro (dalla prima all’ultima pagina) mira a mettere luce in questa confusione”, si difende il giornalista e sociologo, “Ma questa confusione è la Chiesa che l’ha creata. C’era una confusione costante sui rapporti tra adulti consenzienti privi di autorità, e dall’altro abusi, posizioni di potere, ius primae noctis, ecc. E questa distinzione non è stata fatta dalla Chiesa. Io passo il mio tempo a farla”.
Frédéric Martel insiste: “L’omosessualità non ha una correlazione particolare con l’abuso sessuale, che è essenzialmente eterosessuale. Avviene nelle famiglie eterosessuali, nelle scuole, ed è commesso da persone eterosessuali, mentre la maggior parte delle vittime sono ragazze provenienti da tutto il mondo. Tuttavia nella Chiesa c’è una singolarità, una specificità. Studi americani sui vescovi, studi dell’indagine Spotlight (nel 2002 un’indagine del Boston Globe ha rivelato come la gerarchia cattolica locale avesse coperto abusi sessuali commessi da parte di circa novanta sacerdoti per diversi decenni, n.d.r.), mostrano che l’80-85% delle vittime dei sacerdoti sono uomini adulti o ragazzi minorenni. E quindi questi abusi nella Chiesa sono abusi omosessuali”.
Ma questo non è l’argomento del libro: “L’argomento del libro è la maggioranza silenziosa che vive nella cultura della segretezza, e questa cultura della segretezza ha consentito a dei molestatori, che avevano altre logiche, di essere tutelati dalla Chiesa, il cui obiettivo primario è nascondere l’omosessualità di cardinali e vescovi. Queste due cose sono intrinsecamente legate, quindi questo libro doveva essere pubblicato adesso, perché il nocciolo della questione è proprio questo”.
Testo originale: Les membres du clergé catholique “sont majoritairement homosexuels”