Il Signore aprì il cuore a Lidia (Atti 16,11-15)
Riflessioni bibliche di don Andrea Bigalli*
O troppo intellettuale, di impronta razionale, o troppo sentimentale, del tutto legata all’emozione; della conversione – come della fede in sé – conserviamo visioni sovente antitetiche, sbilanciate in un senso o l’altro della dimensione umana, che è tendenzialmente sintesi tra questi elementi, per quanto incompiuta e contraddittoria. Se ci si rivolge alla Scrittura si comprende il significato risolto di questa sintesi. La conversione al Dio della vita scaturisce da questa vita e si esprime nelle parole ma anche negli atteggiamenti, nel raziocinio dei linguaggi culturali ma pure nell’immediatezza di un sentire delle viscere. Nel racconto della conoscenza di Cristo da parte di Lidia il momento della spiritualità e quello del confronto con le parole si intrecciano senza confusione ma anche senza segnare dicotomie. E la fede di Lidia, già in Dio ma in attesa di arrivare a compimento attraverso Cristo, si traduce immediatamente in un atteggiamento di ospitalità. Accolti nello Spirito non si può che accogliere a nostra volta, pena lo smarrire intero il senso meraviglioso del sentirsi nell’abbraccio di chi non giudica, ma solo ama, non cataloga o dispone in gerarchia ma semplicemente fa spazio in sé perché ci sia spazio anche per noi, per ognuno di noi.
Dagli Atti degli Apostoli 16,11-15
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
* Andrea Bigalli, prete diocesano dal 1990, parroco di Sant’Andrea in Percussina, a San Casciano val di Pesa (Firenze) dal 1999. Giornalista pubblicista, critico cinematografico, referente regionale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie per la Toscana. Accolto dalle amiche e gli amici di Kairos già da diversi anni, presta anche da loro il suo servizio di ministro e le\li ringrazia molto per tutto quanto di bello e di importante gli hanno insegnato nel frattempo.