Il Signore mi ha liberato da ogni paura (Salmo 33)
Riflessione biblica di suor Stefania Baldini*
Il salmo 33 è fra i più usati sia nella liturgia eucaristica che nell’Ufficio delle Ore (il Breviario), per cui è molto noto. E’ uno splendido inno di benedizione a Dio che ascolta il povero, lo libera da angosce e paure, si fa baluardo a proteggerlo contro ogni violenza. Tuttavia non può essere letto solo come un pensiero bello, consolante, per il fatto che Dio ti accoglie e ti protegge: forse è utile metterlo ogni volta in rapporto con le letture a cui si accompagna, per coglierne le molteplici valenze. Oggi, festa degli apostoli Pietro e Paolo, siamo posti di fronte a due testimoni che questo messaggio lo hanno capito in modo radicale. E’ un salmo che ammonisce: Dio ti dà forza perché tu rompa gli ormeggi e tu vada ovunque e insieme a tanti diventi una comunità grande, una “Ecclesia” assetata di pace, che si libera dalle catene, rifiuta la sopraffazione, riprende ad andare dopo ogni sconfitta, mai allettata dalle sirene del compromesso. Pietro passa oltre le sbarre del carcere, dalla visione alla realtà, liberato e signore della storia; Paolo va verso la morte con la serenità di chi tutto ha ricevuto e tutto ha condiviso, perché la Buona Novella potesse giungere al di là di ogni confine. “Guardate a Lui e sarete raggianti” dice il salmista. Ma chi è raggiante non può fare altro che irradiare luce e vita intorno a sé, è inviato, anche se non ne è consapevole, a fare come il Padre, al quale Isaia dice con grande stupore: “hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia”.(Is 9,2).
Dal Salmo 33
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
* Stefania (Leda) Baldini, è suora dal 1956 dell’Unione delle Suore Domenicane di S. Tommaso d’Aquino. Vive nel convento domenicano di Prato e collabora con la comunità delle Piagge di Firenze.