Padre Alison: il sostegno alle unioni civili rivela il pensiero di papa Francesco
Articolo di Robert Shine* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 27 ottobre 2020, liberamente tradotto da Gabriella Maria Cuccia
In un commento, il teologo e prete apertamente gay padre James Alison ha descritto il sostegno di papa Francesco alle unioni civili come “qualcosa di non particolarmente nuovo, eppure, sinceramente, una questione non da poco”.
Qual è la “questione non da poco” per padre Alison, che è stato reinserito nel ministero sacerdotale da papa Francesco lo scorso anno con una telefonata personale del Pontefice? Padre Alison fa la seguente riflessione sul suo sito web (una versione modificata del quale è stata pubblicata anche sul Guardian):
“[È una questione non da poco], in parte perché il Santo Padre sta chiaramente descrivendo le unioni civili come una cosa buona e vantaggiosa, da promuovere attivamente, piuttosto che un male minore. E anche perché afferma l’adeguatezza delle coppie dello stesso sesso che formano una famiglia e fanno parte della famiglia della Chiesa.
“Tutto ciò creerà scombussolamenti nei Paesi in cui l’omosessualità è illegale, oltre a essere un duro colpo per gli americani rigoristi, che hanno cercato delle esenzioni legali per non assumere coppie dello stesso sesso civilmente sposate. Sebbene sia solo apparentemente un piccolo cambiamento per quanto riguarda la visione del ‘male minore’, la posizione di papa Francesco è inconcepibile se si crede che gli atti che fanno parte della vita delle coppie omosessuali siano peccati mortali, che portano quindi all’inferno. Se credeste a queste cose, cerchereste di rompere queste coppie, non di stabilizzarle”.
Secondo padre Alison “Papa Francesco non crede a queste cose”, e inoltre critica il modo in cui il mondo anglofono affronta le questioni LGBTQ cattoliche come questioni di dogma o interpretazione biblica. Piuttosto, suggerisce il teologo, la domanda è specificamente antropologica e “abbastanza semplice”: “O l’omosessualità è una forma viziosa o patologica di un’umanità che è autenticamente e solo eterosessuale; oppure è semplicemente una variante minoritaria, non patologica, della condizione umana.
“Nel primo caso, allora, ‘cedere’ all’omosessualità significa seguire il percorso del tuo disordine oggettivo, e quindi escluderti dalla Grazia. Nel secondo caso, invece, diventare ciò che sei inizia dalla persona che scopri di essere, incluso il tuo orientamento sessuale, e l’umanizzazione appropriata del tuo desiderio sessuale verrà elaborata in relazioni appropriate nel tempo”.
Nella sua conclusione, padre Alison nota “la velocità con cui, negli ultimi trent’anni circa, le popolazioni a maggioranza cattolica hanno generalmente capito da sole che è proprio quest’ultima la verità”. Padre Alison non ignora i problemi reali della Chiesa, e il danno che viene fatto da alcuni leader della Chiesa, ma suggerisce che la critica ai tentativi di Francesco di distinguere tra unioni civili e matrimonio è “un po’ una balla”, data la storia altalenante del matrimonio nella Chiesa.
Padre Alison conclude: “Come prete, che ha avuto il privilegio di essere testimone di diverse cerimonie omosessuali, dove in ogni occasione la coppia ha dato il proprio nome a quello che stava facendo, e direi questo: lasciate che la torta sia cotta prima di mettere la glassa. La torta in questione è la nostra cultura e la conoscenza condivisa riguardo alle coppie omosessuali legali, che vivono la loro vita apertamente.
“La cosa importante è il raggiungimento di garanzie legali per una vita stabile. Presto, la prima generazione nella storia di ragazzi gay e lesbiche raggiungerà l’età per il matrimonio, e per loro il matrimonio civile non sarà mai stato impossibile. Man mano che diventerà più chiaro il loro modo di integrarsi e la loro testimonianza in famiglia, impareremo che tipo di sacramentalità farà parte delle loro unioni e quindi quali forme di benedizione saranno legittimate.
“Non c’è fretta di legiferare, se abbiamo così poche leggi a riguardo. Avere la torta e l’accettazione del Papa è già un’ottima cosa. La forma e il colore della glassa sarà senza dubbio uno degli argomenti che tratteremo in un secondo momento”.
* Robert Shine è direttore associato di New Ways Ministry, per cui lavora dal 2012, e del blog Bondings 2.0. È laureato in teologia alla Catholic University of America e alla Boston College School of Theology and Ministry.
Testo originale: Fr. James Alison: Support for Civil Unions Reveals Deeper Truth About Pope Francis