Avvento, il tempo della consapevolezza (Luca 19:41-44)
Riflessioni di don Fabio
Carpe diem… perché “davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno”. (cfr. 2 Pietro 3:8)
Luca 19:41-44: “Distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”.
Gesù piange su Gerusalemme. Piange perché, dice Gesù, non ha riconosciuto il tempo in cui è stata visitata, non ha saputo “cogliere l’attimo”, il giorno, non ha colto il “Oggi ho bisogno di fermarmi a casa tua” che Dio rivolge ai “Zaccheo” di sempre. E nella misura in cui noi siamo parte di Lui, siamo parte di Dio, e quando stiamo male, quando – più o meno – consapevolmente ci facciamo del male, anche Dio sta male. E piange con noi, per noi!
In questo momento storico, sia a livello mondiale che, ahimè, a livello nazionale, si sente sempre più il bisogno di vivere da “svegli” (ci avviciniamo all’Avvento), di non lasciarsi abbindolare da slogan che arrivano alla pancia, ci coinvolgono, ma come tutti i calci in pancia, poi ci lasciano a terra!
Aiutaci, o Padre, ad essere capaci di consapevolezza, consapevolezza, consapevolezza… diceva Anthony de Mello!
Con affetto, Fabio!