Il teologo Massingale: “sull’inclusione delle persone LGBT i cattolici vivranno un periodo caotico”
Articolo di Robert Shine pubblicato sul sito dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 6 aprile 2018, liberamente tradotto da Innocenzo
Il teologo e sacerdote cattolico statunitense Fr. Bryan Massingale ha affermato che la Chiesa cattolica dovrebbe aspettarsi un “periodo caotico” sul tema dell’inclusione delle persone LGBT, un periodo simile a quello che hanno sperimentato le altre denominazioni cristiane, quando si sono confrontate sul tema di una maggiore inclusione delle persone lesbiche, gay, bisex e trans (LGBT).
Fr. Bryan Massingale, professore di teologia e etica sociale alla Fordham University (Stati Uniti), ha dichiarato al mensile cattolico statunitense U.S. Catholic che la Chiesa cattolica sta vivendo un cambiamento storico sulle questioni LGBT. Questo cambiamento porta inevitabilmente ad un complesso conflitto. Ha ricordato come le denominazioni cristiane che si sono confrontate su questi temi, come gli episcopaliani e i presbiteriani, hanno vissuto questa contrapposizione per primi:
“Hanno attraversato un periodo confuso caratterizzato da divergenze di opinioni e da un aperto disaccordo sull’approccio da tenere. Non possiamo aspettarci che l’esperienza cattolica sia diversa. Le differenze che vediamo tra i vescovi fanno parte del normale processo per cercare nuove strade. Siamo in un tempo di transizione, in quando stiamo uscendo da un paradigma di comprensione della sessualità umana per giungere ad un’altra visione. Questo fa parte del complesso momento in cui ci troviamo, ma come cattolici abbiamo la speranza che questa confusione contenga già in sé il terreno in cui si genererà una nuova vita e una nuova nascita”.
Il teologo Massingale ha attribuito questo nuovo dibattito vissuto dal cattolicesimo sulle questioni LGBT a Papa Francesco, che sta “creando lo spazio in cui lo Spirito può parlare ed essere ascoltato” piuttosto che “creare una rivoluzione”. Ha aggiunto che:
“Mentre non c’è stato alcun cambiamento ufficiale nella dottrina della chiesa, sotto il pontificato di Papa Francesco c’è una maggiore libertà di affrontare le questioni di etica sessuale e di morale sessuale, più apertamente di quanto non sia stato sotto i pontificati precedenti. Siamo abituati a convivere con l’idea che i vescovi della chiesa agiscono tutti allo stesso modo e dicono le stesse cose. Penso che per noi cattolici sia importante comprendere che viviamo in una chiesa che è nel mezzo di un cambiamento, che sta cominciando in maniera esitante ma reale. Ma stiamo aiutiamo il nostro popolo a capire che questo non è qualcosa di completamente nuovo nella storia della Chiesa?”.
Infine, il teologo ha sostenuto che la Chiesa istituzionale oggi ascolta con più attenzione e impegno le “voci delle persone cattoliche sincere, impegnate e leali” per trovare “una via per giungere ad un atteggiamento che rifletta più adeguatamente la vita e il ministero di Gesù”.
(…) Altri cattolici degli Stati Uniti hanno condiviso le loro esperienze nella Chiesa di oggi.
Kristen Ostendorf è meno fiduciosa del teologo Massingale nel cambiamento della chiesa ecclesiastica, infatti afferma che “per me è difficile credere che la chiesa sia cambiata” a causa della paura che permea ancora la Chiesa. Mentre i cattolici in generale sono diventati più attenti verso le persone LGBT, invece Ostendorf si preoccupa del messaggio che i vescovi della chiesa inviano ai giovani, quando loro per primi incoraggiano la discriminazione delle persone LGBT:
“Dire ai ragazzi gay: “non hai futuro in questa chiesa. Non dire ad alta voce chi sei, e se lo farai ti allontaneremo”. Questa non è la chiesa di Cristo, non può esserlo. . . Ci sono un sacco di persone LGBT che si aggrappano ad una chiesa che non li vuole. Quindi deve esserci un messaggio cristiano che ci tiene uniti ad essa. Deve esserci una verità nella storia cristiana che continuiamo a raccontare. Le persone LGBT continuano a essere presenti nella chiesa perché sono fiduciose nella verità del messaggio cristiano”.
Yunuen Trujillo, delegato della pastorale cattolica per le lesbiche e i gay dell’arcidiocesi di Los Angeles, concorda che il cambiamento sta “avvenendo dal basso verso l’alto”, ed annota come anche la sua parrocchia stia per avviare una pastorale con le persone LGBT, ed aggiunge:
“Tendiamo a dimenticare che la sessualità o l’orientamento sono solo una piccola parte della vita delle persone LGBT. Esse invece danno incredibili testimonianze di fede, penso che chiunque ascolti le loro storie sarebbe d’accordo sul fatto che non gli si può negare i sacramenti o altro”.
Infine, Javier e Martha Plascencia, genitori cattolici con un figlio gay, hanno ricordato che se le persone tra i banchi delle parrocchie stanno diventando più accoglienti con le persone LGBT, le voci dei loro vescovi hanno ancora un grande impatto su questo tema.
Da quando papa Francesco è stato eletto, cinque anni fa, ha permesso un dibattito onesto e aperto su tante questioni pastorali chiave, discussioni che i suoi predecessori avevano interrotto con la forza, incoraggiando anche il dibattito sulle persone LGBT, sorto all’inizio del suo pontificato. Papa Francesco ha affermato che i giovani dovrebbero andare a “fare casino” nelle loro diocesi. Quel messaggio è risuonato sempre di più attraverso tutta la Chiesa.
Le persone LGBT e i loro sostenitori devono essere contenti di essere sempre più immersi, in quello che padre Massingale definisse come un “periodo caotico” perché, come già abbiamo visto nelle altre comunità cristiane, dal caos divino nasce sempre una nuova vita.
Testo originale: Fr. Bryan Massingale: Catholics Should Expect “Messy Period” on LGBT Inclusion