Il vecchio frocio e i quattro ragazzini. Come il mondo cambia se ce ne prendiamo cura
Riflessioni di Massimo Battaglio
Alla fermata del bus, ci sono quattro ragazzini che scherzano, e un vecchio frocio che sarei io.
Primo ragazzino: “Blablabla frocio”
Amici: “uahahahaha”
Secondo ragazzino: “Blablabla frocio bis”
Amici: “uahahahaha bis”
Terzo ragazzino: “Blablabla frocio ter”
Amici: “uahahahaha ter”
Io: “Hei! E’ la terza volta che usate una parola che non va detta.”
Terzo ragazzino: “eh ih uh ah oh”
Secondo ragazzino: “No, ma guardi che non siamo omofobi”
Primo ragazzino: “Ma sì dai. Si scherza, è per ridere”
Quarto ragazzino: “Perché?”
Io: “Perché è sbagliato. Dai, adesso ci sediamo e vi spiego.
Mi siedo su una panchina e loro si dispongono intorno.
Io: “Quando dici questa cosa a un amico, sei sicuro che non lo sia davvero?”
Primo ragazzino: “Beh, se lo è, me lo dice e io non lo dico più”
Io: “E sei sicuro che te lo direbbe?”
Secondo ragazzino: “Ma sì dai, non siamo mica omofobi. Se uno del gruppo è gay, può dirlo. Mica gli facciamo del male”
Io: “Io credo che, se uno del gruppo fosse gay e vi sentisse scherzare in continuazione così, si guarderebbe bene dal dirvelo. Che ne dici?”
Secondo ragazzino: “Boh non so. Ma tanto non ci sono gay nel gruppo. Almeno… ”
Io: “Sei sicuro? Magari qualcuno c’è, ma non lo sa ancora neanche lui”
Terzo ragazzino: “E quindi? Se non lo sa, che problema c’è?”
Io: “C’è che, a forza di sentire che gay è una roba da ridere, si guarderà bene non solo dal dirlo a voi ma anche a se stesso. E uno così, come vive?”
Quarto ragazzino: “Vive male. Eh già”
Secondo ragazzino: “Ma lei è gay?”
Io: “Sì, perché?”
Primo ragazzino: “Ci scusi. Ha ragione”
Tutti i ragazzini: “Sì, ha ragione. Grazie eh!”
Io: “Di niente, anzi, grazie a voi. Sapete che cos’è la legge contro l’omofobia? Quella di cui si discute in questi giorni”
Primo ragazzino: “Sì, cioè, di preciso no. E’ quella contro chi picchia i gay, no?”
Secondo ragazzino: “Dai dai, dì che è una legge giusta, se no il signore s’incazza”
Terzo ragazzino: “No ma è anche contro chi esprime delle opinioni”.
Quarto ragazzino: “Vabbè, però sono anche opinioni dimmerda eh!”
Primo ragazzino: “Eh già. Allora è una legge giusta”.
Anche i ragazzini capiscono, se glielo spieghi, che omofobia non è solo prendere a botte i gay e che non tutte le opinioni vanno prese per buone.
Consiglio questa esperienza a chiunque. Basta un po’ di faccia tosta.