Il vescovo cattolico di San Diego accoglie lo spirito di papa Francesco
Articolo di Bob Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 10 luglio 2016, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
C’è un proverbio africano che dice: “Quando preghi, muovi i piedi”; esprime bene il fatto che la preghiera non è una serie di banalità ma un atto che coinvolge tutto il nostro essere. Monsignor Robert McElroy è vescovo (di San Diego) da poco tempo ma nessuno come lui ha vissuto questa realtà nei confronti delle questioni LGBT nella Chiesa. Dopo il massacro di Orlando monsignor McElroy è stato uno dei pochissimi vescovi statunitensi a riconoscere che le vittime erano omosessuali, affermando che le persone LGBT sono state “bersaglio e vittima” e ha chiesto ai cattolici di sbarazzarsi dei pregiudizi antiomosessuali nella Chiesa e nella società.
Monsignor McElroy ha ampliato questa dichiarazione in un’intervista rilasciata al settimanale gesuita America, riconfermando la raccomandazione di papa Francesco secondo cui la Chiesa dovrebbe chiedere perdono alle persone LGBT e ad altri gruppi emarginati: “Quando esco e incontri i laici… molti di essi hanno dei parenti, un fratello, una sorella, un figlio, una figlia, o la madre o il padre gay o lesbica. […] Per loro è una dolorosa enormità sentirsi esclusi dalla vita della Chiesa, e in questo… stiamo procedendo troppo lentamente. […] Dobbiamo avere un progetto nella vita della Chiesa e cioè ‘Voi fate parte di noi e noi facciamo parte di voi’. [I cattolici e le cattoliche LGBT] fanno parte delle nostre famiglie… [Una richiesta di perdono può] far nascere comprensione e far sì che nella vita della Chiesa la comunità [LGBT] venga accolta in maniera sincera”.
Il vescovo di San Diego afferma che le questioni LGBT sono state discusse troppo poco nella Chiesa e troppi responsabili della pastorale si sono sentiti costretti alla falsa alternativa tra il rispetto degli insegnamenti della Chiesa e la cura degli emarginati: “La mia opinione personale è che l’atteggiamento distruttivo di molti cattolici nei confronti delle comunità gay e lesbica sia in gran parte dovuto alla mancata comprensione dell’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità […] [L’attività sessuale nel solo contesto del matrimonio eterosessuale non è] un insegnamento valido solo per gli uomini gay… È un insegnamento che riguarda tutti e tutte e su questo ben poco è stato fatto”.
I cattolici e le cattoliche spesso non prendono in considerazione l’ovvia vocazione cristiana a “costruire una società in cui le persone non siano vittime, non vengano visitate dalla violenza e non vengano ingiustamente discriminate a causa del loro orientamento sessuale”. Riconoscendo gli sforzi di alcuni cattolici a tal fine, il vescovo invita la Chiesa a “fare ancora di più”. I vescovi non dovrebbero solamente emanare richieste di perdono ufficiali ma “cercare di collaborare con chi, nella società, lavora per bandire la discriminazione e la violenza causate dall’orientamento sessuale”.
Monsignor McElroy ha anche criticato il linguaggio utilizzato dalla Chiesa, profondamente offensivo soprattutto quando descrive le persone lesbiche, bisessuali e gay come “intrinsecamente disordinate”: “Non stiamo parlando di qualche gruppo o persona che sarebbe ‘l’altro’… Il linguaggio dev’essere inclusivo e accogliente, dev’essere pastorale… [Ma noi abbiamo] un linguaggio molto distruttivo, che secondo me non andrebbe usato in ambito pastorale”. Il vescovo di San Diego fa seguire gli atti alle parole: nella sua città ha partecipato a una veglia organizzata dalla comunità ispanica e da varie organizzazioni LGBT. L’editorialista di LGBT Weekly Nicole Murray Ramirez ha scritto a proposito: “[La partecipazione del vescovo è] storica come la sua dichiarazione in occasione della strage di Orlando; l’interesse e la compassione che mostra per la comunità LGBT ha toccato il cuore di molti cattolici e cattoliche omosessuali e ha rinnovato la nostra speranza di relazioni migliori con la diocesi cattolica di San Diego”.
Alle preghiere del vescovo per le vittime di Orlando hanno fatto seguito i suoi atti in vista della riconciliazione. È chiaro che crede all’approccio accogliente di papa Francesco e che cerca di viverlo nella Chiesa locale di cui è il pastore. Noi speriamo che i suoi sforzi siano ben accetti e che a San Diego potremo assistere a nuove e migliori relazioni tra le comunità cattoliche, le comunità LGBT e le comunità LGBT cattoliche.
Testo originale: San Diego’s Bishop McElroy Backs LGBT Affirming Words with Action