Il vescovo di Reggio Emilia incontra il gruppo di credenti LGBT della parrocchia Regina Pacis
Riflessioni di Maurizio Mistrali pubblicate sul Blog Pensando il 16 aprile 2018
A Reggio Emilia, Monsignor Massimo Camisasca visita il gruppo di credenti LGBT della parrocchia di Regina Pacis. Un gruppo che, quando si incontra, è per pensare a Dio, al Suo amore. Per incontrarsi come amici e vivere come dirà il Vescovo : “un bel momento di condivisione, di meditazione“. Questa sera c’è un amico nuovo, un battezzato Vescovo seduto ad una tavola semplice, con una pizza sopra.
Più tardi in chiesa per entrare insieme nella settimana santa (è la sera di lunedì santo), il Vescovo ci inviterà a partire dalle nostre vite, per disporci a vivere il nostro rapporto con Gesù con “amicizia“, non come una “ideologia“.
Al termine della preghiera ascoltando il Vescovo nel suo intervento breve e significativo, non si poteva non sentire una eco lontana nel tempo, ma vibrante, delle parole di Don Giussani, nel suo invito a cercare Dio… guardare la storia delle persone: “ogni persona ha il suo mistero, noi dobbiamo essere attenti al mistero di ciascuno“. Sono parole chiare: parresia e misericordia: “Questo non vuol dire non avere giudizi, ma avere giudizi non vuol dire criticare le persone e le cose.“. È un momento pregnante e disarmante, all’inizio della settimana santa: un altro passo deciso verso la Pasqua.
Il Vescovo dice che prima di tante cose dobbiamo sapere che: “la Chiesa vi accoglie“. Una accoglienza delle esperienze e delle persone, perché ogni persona ha il suo mistero: “Attenzione al mistero di ciascuno, alla vocazione di ciascuno...”. È stata una esperienza di accoglienza reciproca, si sono viste le braccia di questa Chiesa che accoglie: erano quelle di Monsignor Massimo e del nostro amico Don Paolo. Era l’inizio della settimana santa ed era già Pasqua.