Il vescovo gay Robinson: “diamo un’altra possibilità alla Chiesa” anglicana
Articolo di Solange De Santis tratto da Episcopal News Service del 15 luglio 2008, tradotto da Fabio
Monsignor Gene Robinson è vescovo del New Hampshire dal 2003, gay dichiarato ed è recentemente convolato a nozze col compagno Mark, in una cerimonia civile secondo le leggi del New Hampshire (USA). Pur non avendo ricevuto un invito ufficiale alla Conferenza di Lambeth da parte dell’Arcivescovo di Canterbury, Monsignor Robinson si trova in questi giorni in Inghilterra, per partecipare agli eventi paralleli organizzati dai gruppi gay anglicani Changing Attitude e Integrity.
Il vescovo Gene Robinson del New Hampshire ha dichiarato che sta partecipando ad alcuni eventi in occasione della Conferenza di Lambeth “non per protestare in qualsiasi modo” contro la sua esclusione dalla Conferenza ufficiale, ma “per raccontare la storia dell’opera di Dio” nella sua vita e per “raccontare alla gente che Dio è disponibile con loro”.
Robinson, il primo uomo dichiaratamente gay ad essere eletto vescovo nella Comunione Anglicana, ha parlato il 14 luglio (2008) alla prima proiezione inglese del documentario “For the Bible tell me so”, che racconta le storie di genitori cristiani che stanno combattendo per accettare i loro ragazzi gay nel contesto di una interpretazione biblica che condanna l’omosessualità.
I genitori di Robinson (viventi), Victor e Imogene, sono intervenuti nel documentario, come anche l’ex deputato Richard Gephardt, sua moglie Jane e la loro figlia lesbica Chrissy, e altre famiglie.
Il documentario presenta sia punti di vista biblici liberali, sia voci conservatrici, ma si focalizza sulle storie famigliari, come quella di Mary Lou Wallner, che rifiutò sua figlia lesbica, ma poi si pentì dopo il suicidio della figlia, e oggi sostiene i gay credenti.
I genitori di Robinson raccontano il loro shock quando appresero che Gene era gay, e inizialmente erano a disagio con il suo compagno, Mark Andrew. “Prendemmo un paio di libri che parlavano dei gay” ha detto il padre, Victor Robinson. “Il fatto che lui fosse gay non cambiò l’amore per lui” ha aggiunto. E ha concluso: “Dio lo ha fatto così. Anche lui potrà andare in paradiso, come chiunque”.
Nel documentario, genitori e famigliari si confrontano con le più importanti e conservatrici chiese protestanti, come la Chiesa luterana, per fare accettare i gay cristiani.
Dopo la proiezione del film, Robinson è apparso sul palco per una conversazione con l’attore inglese Sir Ian McKellen, che sostiene pubblicamente il matrimonio per le coppie gay e candidamente descrive se stesso come “non credente”.
Robinson ha ricevuto domande da un pubblico di circa 500 persone, dicendo loro di desiderare di averli ospiti in New Hampshire, dove trascorre il “90% del tempo” occupandosi della vita diocesana […]”.
Ha anche confermato che sebbene non sia stato invitato a partecipare alla decennale Conferenza di Lambeth che riunisce a Canterbury tutti i vescovi anglicani del mondo, la sua diocesi ha ricevuto una richiesta di 7.000 $ per le spese organizzative. “Non abbiamo risposto” ha dichiarato il vescovo.
Ha anche detto di aver capito l’attuale posizione dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, che tenta di tenere insieme una Comunione anglicana divisa su questioni come quella dell’omosessualità e dell’ordinazione episcopale alle donne. La posizione dell’Arcivescovo Williams è estremamente difficile e lo ha pregato di tentare di affrontare prioritariamente le grandi questioni della povertà e dell’epidemia di AIDS.
Nel rispondere alla domanda se lui e il suo compagno hanno perso la fiducia nella Comunione anglicana, Robinson ha detto: “Dio e la chiesa non sono la stessa cosa. Diamole un’altra possibilità. Forse la Comunione anglicana non è soltanto ciò che siamo abituati a vedere”.
Altri gruppi protestanti stanno osservando attentamente la Chiesa anglicana, ha detto. “Abbiamo intenzione di scrivere documenti sull’espansione dell’amore di Dio?”.
Dopo la chiacchierata sul palco, a domanda di Robinson, McKellen ha intrattenuto il pubblico recitando un passaggio preso dal Tommaso Moro, opera alla quale si pensa abbia contribuito Shakespeare. Il passaggio critica gli Inglesi per l’ostilità nei confronti degli stranieri e li esorta all’accoglienza. Nell’opera, Moro sostiene che se un inglese lascia il paese diventa egli stesso uno straniero. […]
Articolo originale:
I am not coming to Lambeth to protest, New Hampshire Bishop Robinson says