Il Vescovo messicano Vera Lopez dice basta all’omofobia e accoglie pubblicamente le persone omosessuali
Articolo tratto da CNA-Catholic News Agency (Stati Uniti) del 5 aprile 2011, liberamente tradotto da Dino
“Un impegno pastorale per le persone omosessuali è necessario e benvenuto, purché non avvenga a scapito della famiglia e di un solido piano pastorale per il matrimonio e la famiglia, cose che purtroppo nella diocesi vengono trascurate”, ha affermato Natalia Nino, presidentessa di Familias Mundi, associazione con sede nella diocesi del nord-est del Messico.
Natalia Nino ha criticato il supporto dato dalla diocesi alla Comunità San Elredo, della quale ha detto che: “promuove pubblicamente uno stile di vita apertamente omosessuale, il ‘matrimionio’ gay e le adozioni da parte di omosessuali”.
Il vescovo Vera Lopez continua a difendere questo rapporto con la Comunità San Elredo, che fa parte del consiglio pastorale della diocesi.
Il vescovo ha rifiutato di parlare di questo argomento con CNA (Catholic News Agency, ndr). Ma in un’intervista audio pubblicata sul sito web della diocesi si è lamentato di critiche “di tono omofobico” da parte di “gruppi conservatori che si definiscono Cattolici”.
Queste critiche sono nate quando la diocesi ha dato il suo appoggio ad un evento organizzato dalla Comunità San Elredo.
Il cosiddetto “forum della diversità sessuale, familiare e religiosa” tenutosi dal 25 al 27 marzo, aveva lo scopo di “sradicare ciò che alcuni settori della Chiesa credono a proposito dell’omosessualità”, in particolare la convinzione “che gli atti omosessuali siano contrari a Dio”.
L’evento comprendeva anche presentazioni di brani tratti dai libri “Mamma, papà, sono gay”, “Due mamme”, “Attivismo virtuale” e una recita “Il crimine per amore non paga, ma ci fa stare bene”.
Il vescovo vera Lopez, nell’audiointervista sul sito, ha definito le critiche all’evento “un ordine del giorno”.
“Gesù Cristo ha accolto con favore i peccatori ed ha scacciato i Farisei, e questo dimostra che l’escludere gli altri non è cristiano” ha detto. “Voglio che l’omofobia sia cancellata dai cuori delle persone”.
Ma Nino, la leader di Familias Mundi, ha rifiutato l’accusa di “omofobia”. “Le nostre critiche non sono riferite alle singole persone, nè alla loro dignità o ai loro diritti.
Sono invece dirette a dottrine contrarie agli insegnamenti della Chiesa e che hanno effetti gravemente negativi sulla società” ha detto al Catholic News Agency.
Nino ha detto che il suo gruppo parla a nome di molti che provano “grande disagio” per il modo con cui il Vescovo Vera Lopez ha affrontato il ministero pastorale per gli omosessuali. “Non tutti sono disposti a parlare pubblicamente”, ha aggiunto.
Catholic News Agency ha contattato da due organizzazioni di Saltillo a favore della vita e della famiglia che avevano espresso profonda preoccupazione per il ministero di San Erledo per gli omosessuali. Ma entrambe le organizzazioni hanno rifiutato di rilasciare interviste.
Padre Robert Coogan, il sacerdote americano fondatore di San Erledo, ha detto che il lavoro del suo gruppo non è contrario agli insegnamenti della Chiesa.
Ha precisato che gli insegnamenti della Chiesa sono corretti, ma che per lavorare con persone che hanno attrazione per il loro stesso sesso “è necessario andare oltre il catechismo”.
“La gente vuole che la Comunità San Elredo affermi che gli atti omosessuali sono sempre un peccato grave…
Ma se qualcuno è malato e va dal dottore, e il dottore gli dà una lista di cose che lui non può mangiare, questo povero ragazzo dirà: “sto per morire di fame”.
E allo stesso modo, un insegnamento negativo finisce col non essere un insegnamento. Non serve dire alle persone che hanno questo orientamento ciò che non devono fare” ha detto.
Il coordinatore di San Elredo, Noe Ruiz Malacara, ha detto che il vescovo appoggia il gruppo per la sua “visione umanistica” e per la sua difesa dei “diritti umani” degli omosessuali nei confronti della discriminazione.
Lo scopo del recente forum sulla diversità, ha aggiunto, “non è quello di attaccare la famiglia, ma di mostrare che le famiglie omosessuali sono la stessa cosa delle famiglie etrosessuali”.
Nella sua intervista sul website diocesano, il vescovo Vera Lopez ha anche sottolineato la necessità di difendere i diritti degli omosessuali.
Ha ribadito il suo appoggio per il riconoscimento delle unioni civili tra omosessuali. Ma nello stesso tempo, il vescovo ha detto che questo non significa che da parte sua ci sia un appoggio al matrimonio omosessuale, poichè il matrimonio “è soltanto quello tra un uomo ed una donna”.
Padre Coogan, che ha lavorato come pubblicista e volontario presso centri di riabilitazione di New York prima di essere ordinato prete a Saltillo, ha detto che “Dio fa sì che alcuni uomini e alcune donne siano omosessuali.
Quello che Dio crea è una benedizione per il mondo. Gli omosessuali sono una benedizione per il mondo. Il mondo non potrebbe esistere senza omosessuali, non potrebbe proprio esistere. Dio nella Sua saggezza ha creato la diversità”.
Ha detto a Catholic News Agency ed ha aggiunto: “la Comunità San Elredo ha la convinzione che l’omosessualità sia “un orientamento permanente”.
“Inizia ad un’età molto giovane ed è permanente, come il fatto di essere destri o mancini. E’ una cosa innata nelle persone”, ha detto.
Ha sollevato la questione sull’insegnamento della Chiesa che gli atti omosessuali sono peccato e che le persone con orientamento omosessuale debbano vivere in castità.
“La colpevolezza morale, nella tradizione più vecchia della Chiesa, è dipendente dalla libertà della persona… se non c’è libertà, non c’è colpevolezza.
Il bambino che spara con un’arma non è colpevole. E così, se ci sono persone sottoposte alla collerica reazione della società, quanta libertà hanno? Se hanno paura di parlare ai genitori del loro orientamento, quanta libertà hanno nella loro vita?”.
Ed ha aggiunto: “Come può avere una vita soddisfacente una persona che ha attrazione per il suo stesso sesso? E l’unica risposta che ricevono dal Catechismo è quella di restare celibi, e questo non è sufficiente”.
Nino ha contestato l’idea che la non applicazione dell’insegnamento della Chiesa oppure una sua modifica costituisca parte essenziale di un approccio pastorale alle persone omosessuali.
“Non ci siamo mai opposti ad un approccio pastorale alle persone omosessuali, al contrario, l’appoggiamo fortemente” ha detto. “Ma deve essere un approccio basato sulla dottrina della Chiesa.
Questa pastorale deve offrire alle persone attratte dallo stesso sesso un supporto psicologico, una guida spirituale ed un’integrazione nella Chiesa e nella società basata sulla verità riguardo alla persona umana”.
Testo originale: Catholic groups urge Mexican bishop to end homosexual ministry